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Berlino val bene una Tesla da 25mila euro

di Cesare Cappa - 07/11/2023

Nel mondo delle elettriche la concorrenza è spietata. Perché i costi sono elevati, fare margine è difficile e il pubblico, nonostante i numeri in crescita (vedere Europa) non sembrerebbe aver colto il potenziale dell’auto elettrica. Al di là di remore su autonomia e ricarica, è un dato di fatto che nel marasma di un’offerta più che completa, sia Tesla il punto di riferimento.

E se con Model 3 e Model Y (auto più venduta nel Vecchio continente) sta elettrificando vecchie e nuove generazioni di automobilisti, l’avvento di un modello ancora più compatto (plausibile la denominazione Model 2) potrebbe riscrivere le regole del gioco. Dopotutto sono in molti in attesa di una Tesla che sia davvero a buon mercato, nell’ordine dei 25mila euro. E secondo una serie di rumors di settore, sarà proprio l’impianto di Berlino quello deputato alla costruzione della Tesla più piccola. Questo secondo Automotive News Europe (tramite Reuters), che ha citato una fonte anonima.

Cosa si sa?

Come dicevamo il nuovo modello potrebbe chiamarsi Tesla Model 2 o anche Model C. In assenza di conferme ufficiali, punta a diventare realtà nel 2024, nonostante un leggero ritardo nel progetto. Elon Musk ha lasciato intendere che la fabbrica tedesca potrebbe ospitare parte o tutta la produzione di detto modello.

Sarà il prezzo il vero punto di forza di questa nuova vettura. Basti pensare che secondo la società di ricerca automobilistica Jato Dynamics, nella prima metà del 2023 il prezzo medio al dettaglio di un veicolo elettrico in Europa era di oltre 65.000 euro, rispetto a poco più di 31.000 euro in Cina.

Secondo gli ultimi rapporti, l’azienda si sta avvicinando a una tecnologia innovativa che potrebbe ridurre i costi di produzione mediante la pressofusione in un unico pezzo della maggior parte del sottoscocca del veicolo elettrico.

Tesla cercherà di ridurre al minimo la quantità di lavoro necessaria in ogni fase del processo. Ad esempio, i sedili saranno montati direttamente sul pacco batteria sotto il pavimento, con l’intera unità poi sollevata in una scocca che è stata verniciata in sezioni per evitare la necessità di rimuovere e reinstallare le porte. Un modus operandi che dovrebbe consentire di rientrare nella fatidica soglia dei 25mila euro.

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