
Testo di Maurizio Bertera
Più che un tesoretto, i proventi delle multe stradali rappresentano una mini-manovra economica: un’indagine realizzata dal Codacons – basata sui dati dei guadagni dei comuni – indica in 1.253.283.834 euro il valore delle entrate, tra gennaio e settembre, per violazioni delle norme stradali.
Una cifra incredibile, ma con grosse differenze tra una regione e l’altra al di là della popolazione. La Lombardia detiene il primato degli incassi con 305,7 milioni di euro, seguita da Toscana (131,4 milioni) ed Emilia Romagna (129 milioni). In teoria, dovrebbero essere precedute da Lazio, Campania, Veneto e Sicilia: quindi o gli automobilisti delle quattro regioni sono più corretti ed evitano sanzioni oppure c’è una maggiore tolleranza da parte degli enti locali.
Tra le città con più di 250mila abitanti, Milano è sempre in testa alla classifica delle entrate con 123 milioni di euro di proventi, distaccando nettamente Roma (78,4 milioni) e Firenze (39,4 milioni).
Nei primi nove mesi del 2025 i piccoli comuni con meno di 5mila abitanti hanno raccolto grazie alle sanzioni stradali 70,7 milioni di euro, cifra che sale a 92 milioni per quelli tra 5mila e 10mila abitanti, 125 milioni per quelli tra 10mila e 20mila, 219,6 milioni tra 20mila e 60mila, 215 milioni tra 60mila e 250mila. Sfiorano i 400 milioni di euro, infine, gli incassi totali delle amministrazioni con più di 250mila abitanti.
Nel confronto con i dati relativi allo stesso periodo del 2024, emerge come le novità introdotte dal nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024 con l’inasprimento delle sanzioni e le successive modifiche alla regolamentazione degli autovelox (distanze minime, tipologie di strada, limiti massimi, ecc.) operative dal 12 giugno 2025, non abbiano fermato le multe verso gli automobilisti.
Gli introiti da sanzioni – sempre secondo il Codacons – registrano infatti un calo minimo del -3,2% rispetto al 2024, pari a -41,5 milioni di euro, con forti differenze territoriali.
Il Molise segna il più forte incremento degli incassi, cresciuti del +86%, seguito da Sardegna (+22%) e Umbria (+18%).
Si riducono invece di quasi un quarto i proventi della Basilicata (-23,5%) e cali sensibili si registrano anche in Sicilia (-18%).
Tra le grandi città, Napoli guida per crescita (+41,7%), seguita da Firenze (+32,4%). In calo Palermo e Torino (-16%) e Roma (-11%).
I dati sui proventi da multe stradali potrebbero presto subire un cambiamento.
Negli ultimi giorni, una nuova ordinanza della Cassazione ha dato ragione a un automobilista multato e ha annullato la sanzione per mancata omologazione dello strumento: un nodo mai risolto, nemmeno dal nuovo Codice della Strada.
Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, da sempre critico verso gli autovelox, ha ricordato che i sindaci hanno tempo fino al 30 novembre 2025 per comunicare al Mit che tipo di apparecchi hanno installato e dove. In caso contrario, gli strumenti non potranno essere utilizzati.
In ballo c’è un vero tesoretto: solo nelle principali città italiane, nel 2024, gli autovelox hanno garantito oltre 62 milioni di euro ai Comuni.
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