
Se la Milano-Varese è stata la prima autostrada al mondo, l’Autostrada del Sole, di cui oggi si celebrano i suoi 60 anni dall’inaugurazione, fu l’infrastruttura che unì finalmente l’Italia. Ma fu anche il simbolo del boom economico degli anni Sessanta, in quanto in “soli” otto anni si realizzarono ben 800 km di autostrada.
L’Autostrada del Sole: un’infrastruttura che ha unito l’Italia
Sessant’anni fa, l’inaugurazione della A1, segnò un cambiamento epocale per l’Italia. L’autostrada unì finalmente la penisola riducendo drasticamente i tempi di percorrenza tra Nord e Sud – da due giorni di viaggio a solo sei ore – facilitando lo scambio di persone e merci lungo tutto il Paese, reso prima difficoltoso dal territorio spesso montuoso e difficilmente accessibile.

Anche oggi, la A1 rimane un’infrastruttura cruciale per la mobilità, gestita da Autostrade per l’Italia, e continua a rappresentare il cuore pulsante del trasporto nazionale.
L’importanza della A1 per l’economia nazionale è testimoniata dal fatto che nel 2023, circa il 46% del traffico merci della rete autostradale italiana ha utilizzato questo asse. Sessant’anni dopo la sua costruzione, l’autostrada è al centro di un piano di rigenerazione con investimenti per oltre 2,3 miliardi di euro dal 2020, affermano in Autostrade per l’Italia. Oltre all’ampliamento e alla manutenzione, il piano punta anche su nuove tecnologie per la sicurezza e la sostenibilità, come l’implementazione di 100 km di “smart road”.
Roberto Tomasi, Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia, ha affermato: “La storia dell’Autostrada del Sole ci insegna che per compiere una simile impresa è necessario costruire capacità industriale con coraggio e lungimiranza, guardando al futuro della nuova mobilità e delle generazioni di domani”
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