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Auto: Bruxelles vuole controlli tecnici più rigidi

di Emiliano Ragoni - 24/04/2025

Immagini delle mani di un meccanico che lavorano nel cofano di un auto

Giro di vite attorno ai controlli tecnici sulle auto. La Commissione europea ha presentato una proposta legislativa che prevede una serie di misure idonei ad attualizzare le norme di sicurezza stradale e di immatricolazione dei veicoli.

Nello specifico, la proposta di legge prevede un aggiornamento radicale delle norme comunitarie che regolano le ispezioni tecniche dei veicoli, i documenti di immatricolazione e i controlli su strada.

Il nuovo disegno normativo va visto all’interno dell’ambito della strategia Vision Zero, che punta a zero vittime e feriti gravi entro il 2050, e a dimezzare le vittime entro il 2030. Secondo le stime ufficiali, l’adozione delle nuove regole potrebbe salvare 7.000 vite umane e prevenire oltre 65.000 ferimenti gravi tra il 2026 e il 2050.

A oggi, specie per quanto concerne i feriti, gli obiettivi sono ancora lontani dall’essere raggiunti.

Auto: il quadro normativo è obsoleto

La proposta della Commissione è dovuta al quadro normativo obsoleto che disciplina le immatricolazioni di veicoli. Attualmente, infatti, le attuali direttive europee in materia di sicurezza e immatricolazione dei veicoli risalgono al 2014, quando la mobilità elettrica era agli albori e le tecnologie di assistenza alla guida (Adas) ancora molto marginali.

Il contesto attuale è profondamento diverso: la quota dei veicoli elettrici è in crescita (QUI i dati del mercato europeo di marzo), i sistemi Adas sono diventati comuni, oltre che obbligatori, e le esigenze di sicurezza e sostenibilità sono sempre più urgenti. Le norme devono quindi adeguarsi alla realtà tecnologica e ambientale contemporanea.

Le principali novità

Vediamo nel dettaglio le principali novità della proposta di legge della Commissione.

1. Ispezioni su misura per i nuovi veicoli

  • Veicoli elettrici sotto la lente: per la prima volta, verranno introdotte ispezioni periodiche dedicate ai BEV (Battery Electric Vehicles), con controlli specifici per batteria e sistema elettrico. Su questo aspetto la Cina ha compito un grosso passo avanti poiché nel 2026 entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico sulle batterie, che ha come principio base quello della sicurezza.
  • ADAS e software di bordo: i test includeranno la verifica del corretto funzionamento dei sistemi avanzati di assistenza alla guida e la validità dei software che governano sicurezza ed emissioni.
  • Veicoli ad alte emissioni: ispezioni mirate per individuare veicoli manomessi o fortemente inquinanti, con nuove tecniche per rilevare particolato ultrafine e ossidi di azoto.

2. Frodi chilometriche: tolleranza zero

Secondo la Commissione, la manomissione del contachilometri resta un problema diffuso, soprattutto sul mercato dell’usato. La proposta prevede la registrazione obbligatoria dei chilometri percorsi in banche dati nazionali interoperabili, con scambio automatico di informazioni tra Stati membri.

3. Controlli più frequenti per i veicoli datati

Auto e furgoni con più di 10 anni di vita saranno sottoposti ad ispezioni annuali, rafforzando la prevenzione di guasti e incidenti.

Documenti digitali

Una delle innovazioni più rilevanti riguarda la digitalizzazione dei documenti:

  • I certificati di immatricolazione e revisione saranno emessi in formato digitale, accessibili da remoto tramite piattaforme condivise.
  • I dati saranno interoperabili tra tutti i Paesi UE, semplificando trasferimenti di proprietà, controlli e revisioni all’estero.
  • I cittadini temporaneamente residenti in un altro Paese potranno effettuare lì la revisione senza dover rientrare in patria, e il certificato sarà valido per sei mesi anche nel proprio Stato di origine.

La proposta è ora all’esame del Parlamento Europeo e del Consiglio. Se approvata, sarà seguita da atti delegati e attuativi che definiranno i dettagli tecnici. La tempistica prevista prevede una progressiva entrata in vigore nell’arco temperale 2026-2030.

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