
Giro di vite attorno ai controlli tecnici sulle auto. La Commissione europea ha presentato una proposta legislativa che prevede una serie di misure idonei ad attualizzare le norme di sicurezza stradale e di immatricolazione dei veicoli.
Nello specifico, la proposta di legge prevede un aggiornamento radicale delle norme comunitarie che regolano le ispezioni tecniche dei veicoli, i documenti di immatricolazione e i controlli su strada.
Il nuovo disegno normativo va visto all’interno dell’ambito della strategia Vision Zero, che punta a zero vittime e feriti gravi entro il 2050, e a dimezzare le vittime entro il 2030. Secondo le stime ufficiali, l’adozione delle nuove regole potrebbe salvare 7.000 vite umane e prevenire oltre 65.000 ferimenti gravi tra il 2026 e il 2050.
A oggi, specie per quanto concerne i feriti, gli obiettivi sono ancora lontani dall’essere raggiunti.
La proposta della Commissione è dovuta al quadro normativo obsoleto che disciplina le immatricolazioni di veicoli. Attualmente, infatti, le attuali direttive europee in materia di sicurezza e immatricolazione dei veicoli risalgono al 2014, quando la mobilità elettrica era agli albori e le tecnologie di assistenza alla guida (Adas) ancora molto marginali.
Il contesto attuale è profondamento diverso: la quota dei veicoli elettrici è in crescita (QUI i dati del mercato europeo di marzo), i sistemi Adas sono diventati comuni, oltre che obbligatori, e le esigenze di sicurezza e sostenibilità sono sempre più urgenti. Le norme devono quindi adeguarsi alla realtà tecnologica e ambientale contemporanea.
Vediamo nel dettaglio le principali novità della proposta di legge della Commissione.
Secondo la Commissione, la manomissione del contachilometri resta un problema diffuso, soprattutto sul mercato dell’usato. La proposta prevede la registrazione obbligatoria dei chilometri percorsi in banche dati nazionali interoperabili, con scambio automatico di informazioni tra Stati membri.
Auto e furgoni con più di 10 anni di vita saranno sottoposti ad ispezioni annuali, rafforzando la prevenzione di guasti e incidenti.
Una delle innovazioni più rilevanti riguarda la digitalizzazione dei documenti:
La proposta è ora all’esame del Parlamento Europeo e del Consiglio. Se approvata, sarà seguita da atti delegati e attuativi che definiranno i dettagli tecnici. La tempistica prevista prevede una progressiva entrata in vigore nell’arco temperale 2026-2030.
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