
Ineos Grenadier Quartermaster. Nome articolato ma meccanica semplice. Dopotutto, riprende in toto, al di là degli affinamenti derivati dal nuovo formato pick-up, la componente tecnica di Ineos Grenadier. Massima affidabilità, massima resistenza, anche quando di mezzo ci sono carico e cassone. La filosofia Ineos non si discute, così come il risultato finale: se rientrate nella categoria dei fuoristradisti veri, questo è un mezzo da prendere assolutamente in considerazione. Più ingombrante del “solo” Grenadier, essendo la lunghezza pari a poco più di 5,4 metri, preferisce i fondi sterrati a quelli catramati. I prezzi della versione d’ingresso partono da 74.140 euro.
Squadrato ma educato, le differenze con la versione wagon stanno tutte in coda, dove palesa la sua nuova natura di pick-up. Fedele al telaio a longheroni, ha un interasse di 3.227 mm, 305 mm in più rispetto a Station Wagon e Utility Wagon e una lunghezza complessiva di 5,44 metri.

Il cassone ha quote relativamente generose: lungo 1.564 mm, largo 1.619 mm e alto 485 mm, vanta spazio sufficiente per assicurare il trasporto di un europallet standard (1.200 mm x 800 mm). Peccato che la presenza della ruota di scorta, che ovviamente si può rimuovere, ne limita l’effettiva capacità di carico. Ma una soluzione alternativa rispetto al suo attuale posizionamento, avrebbe potuto limitare le performance in fuoristrada.
Conserva gli interni di Ineos Grenadier. C’è solo un display touch da 12,3 pollici al centro della plancia, posto nella porzione superiore. Ma questo è l’unico elemento digitale che definisce la scenografia di bordo. Perché quello di Quartermaster è uno degli abitacoli più analogici di sempre. La parte più caratteristica è il quadro sopra il tetto, che comprende tutte le funzionalità legate al fuoristrada. Potete inserire il modo di guida off-road, bloccare i differenziali anteriore e posteriore e inserire la modalità destinata ad affrontare i corsi d’acqua.

Se siete appassionati di avionica, l’ispirazione che traccia lo stile a bordo è chiaramente di stampo aeronautico. Un bambino potrebbe perdere la testa di fronte ad un numero di tasti che tende all’empireo. Alcuni già predisposti nel caso vogliate dotare il Quartermaster di accessori aggiuntivi, come l’illuminazione esterna. L’unica nota dolente, soprattutto rispetto al modello wagon di Grenadier, è lo spazio riservato ai passeggeri posteriori. Il limite non è trasversale, quanto longitudinale. Per fare spazio al cassone si è sacrificato lo spazio in cabina.
Il costruttore britannico, sebbene il pick-up, così come la wagon sia realizzati ad Hambach (in Francia) hanno optato sin dall’inizio per affidarsi ad una serie di fornitori di alto livello con cui sviluppare le proprie vetture. Al di là della presenza degli assali della italianissima Carraro, o dei freni Brembo, motori e trasmissione fanno invece riferimento a Bmw e ZF. Il sei in linea sovralimentato è disponibile sia a benzina (B58) che Diesel (B57). quello a gasolio ha “soli” 249 cavalli (il benzina 286).

Sull’efficienza e l’eccellenza dei componenti di cui sopra non si discute, perfettamente allineati alla dimensione di Ineos Grenadier Quartermaster. Bisogna pure considerare quanto sia stato rilevante il lavoro di affinamento, ovvero di gestione elettronica, che ha permesso di sposare al meglio la prestanza bavarese con le necessità off-road britanniche.
Soprattutto se vi trovate a guidarlo su strada e non avete dimestichezza con i veicoli off-road (quelli veri!). Il fatto di dover necessariamente agevolare lo sterzo a rientrare è la prassi. Una pratica poco pratica nella guida su asfalto, molto più utile quando si passa alla terra, ma soprattutto alle superfici ricche di pietre, dove il comando rimane al suo posto. Così il ritorno è regolato direttamente da chi cinge il volante tra le mani e non dall’asse di sterzo che colpisce le pietre.

In fuoristrada sfodera un angolo di attacco è pari a 35,5 ̊, uno di dosso di 28,2 ̊, e quello di uscita pari a 22,6° (36,1° è il dato riferito alla wagon, il pick-up paga pegno per il passo più lungo). Mentre il limite angolo laterale massimo è 45 ̊. Rilevante pure la capacità di traino, che arriva fino a 3,5 tonnellate. L’assetto è morbido ma “frenato”, per questo il pick-up Ineos risulta sempre ben piantato a terra.
Oltre alla versione d’ingresso, Quartermaster si presenta ai nastri di partenza con altre due versioni. Hanno prezzi equivalenti (anche tra diesel e benzina), ma caratteristiche differenti: ci sono la Trialmaster e la Fieldmaster. La prima, come si evince dal nome, ha una caratterizzazione che enfatizza maggiormente la vocazione off-road del mezzo. Quindi aboliti i cerchi in lega (che si possono avere come optional) snorkel d’ordinanza e tappetini in gomma per elidere ogni remora.

La Fieldmaster, pur conservando le medesime doti in fuoristrada, mette sul piatto specifiche adatte anche al pubblico che ama apparire: i cerchi sono in lega, ci sono i finestrini anche sopra la testa di guidatore e passeggero e i sedili sono riscaldabili. I prezzi, di entrambe le versioni, sono pari a 83.640 euro.
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