
In attesa che sfogliate il prossimo numero di Youngclassic, vi anticipiamo che tra le protagoniste ci sarà anche la Kimera EVO38, restomod che ridà vita alla mitica Lancia 037, ma con la “chicca” delle quattro ruote motrici. E per tale ragione ci è sembrato doveroso fare qualche domanda a chi si cela dietro al progetto Kimera Automobili, l’imprenditore e pilota Luca Betti.
Dopotutto si può dire che con la EVO37 sia stato fatto centro sia da un punto di vista estetico che da un punto di vista dinamico. Da parte di coloro che hanno avuto il privilegio di poterla guidare, la vettura è stata definita – praticamente all’unanimità – la restomod più feroce e più divertente da guidare e l’esperienza di guida è stata da molti paragonata a quella di un mito assoluto, la Ferrari F40.
“Con la EVO37, ci siamo presi il rischio di realizzare un’autentica evoluzione di una vettura mitica e vincente, anche se relativamente meno conosciuta da parte del grande pubblico rispetto ad altre icone dei rally che l’hanno succeduta. Tuttavia, da un punto di vista stilistico, la linea coupé della progenitrice ha rappresentato certamente un elemento di vantaggio: e infatti, il primo momento di gratificazione è coinciso con l’unveiling del modello di stile. La EVO37 è piaciuta molto e da subito, in virtù di una presenza scenica notevole e per la percezione di continuità stilistica rispetto alla vettura che ha trionfato nel 1983.

Successivamente, dopo le fasi di collaudo e set-up, la vettura ha rivelato un comportamento dinamico davvero appagante. Il sorriso compiaciuto e divertito di chi scendeva dalla vettura dopo qualche chilometro alla guida è stato il segnale che avevamo lavorato nella direzione corretta. In effetti, non solamente diversi giornalisti (soprattutto inglesi) ma anche diversi proprietari di F40 che hanno avuto modo di guidare la EVO37 ci hanno confermato che le due vetture offrono sensazioni in qualche modo paragonabili, e chiaramente questo è stato per noi motivo di sincero orgoglio”.
“Il desiderio che ci ha spinto a realizzare la EVO38 è coerente con gli aspetti identitari che definiscono il nostro approccio e con le diverse declinazioni del concetto di evoluzione, come testimoniano anche i badge applicati nella parte posteriore (autentica evoluzione per la EVO37 e ultima evoluzione per la EVO38).
Da un lato quello che noi chiamiamo ‘what if’: con le nostre vetture cerchiamo di rispondere in modo tangibile alla domanda che tutti gli appassionati si sono posti negli ultimi trent’anni ovvero cosa sarebbe successo se avessero continuato ad evolvere fino ai giorni nostri vetture iconiche e vincenti del motorsport, mantenendo quelle sensazioni fisiche e analogiche che rendono la guida gratificante e non filtrata e che, invece, sulle vetture moderne sono necessariamente meno presenti. Per la EVO38 in particolare, abbiamo immaginato cosa sarebbe potuto accadere se l’introduzione della trazione integrale non fosse stata applicata alla S4 ma a quella che nell’ambiente dei rally è conosciuta come Mazinga, di fatto il prototipo a trazione integrale della 037.

Dall’altro lato, abbiamo lavorato sul miglioramento e sul perfezionamento di noi stessi applicando queste riflessioni ad una base di partenza già collaudata. Abbiamo deciso di lavorare in continuità con il progetto precedente, andando a concentrarci su tutto ciò che potesse rappresentare un’evoluzione sia dal punto di vista stilistico che dal punto di vista tecnico e meccanico”.
“La EVO38 è visibilmente più muscolosa e moderna rispetto alla EVO37, pur mantenendo di fatto i medesimi ingombri. Le soluzioni stilistiche che la differenziano dal modello precedente non sono fini a loro stesse, ma rivestono naturalmente anche funzionalità tecniche, che accompagnano l’upgrade prestazionale e gratificano lo sguardo di clienti e appassionati.

Da un punto di vista tecnico, abbiamo deciso di offrire alcune chicche che rappresentano un unicum nel settore anche dal punto di vista della guida, come ad esempio la possibilità di regolare la ripartizione della trazione integrale fino ad escludere totalmente l’asse anteriore rendendo quindi la EVO38 una vettura estremamente duttile: un’arma totale da prova speciale con la trazione integrale da sfruttare su fondi scivolosi (bagnato, sterrato, neve) sia una regina dei traversi laddove possibile… Anche questa soluzione è un omaggio al mondo dei rally, avendo trovato applicazione sulle WRC degli anni 90 e 2000″.
“È precisamente questo connubio tra rispetto, evoluzione e omaggio che rende Kimera Automobili e le sue vetture così amate da parte degli appassionati e dei nostri clienti, che a loro volta conoscono molto bene e nutrono una sana passione per le regine del motorsport degli anni 80-90-2000.
La missione della EVO38 è alimentare in modo adrenalinico questa passione, rinnovando un’esperienza di guida estremamente gratificante e portando nuovamente il sorriso anche tutti coloro che ne incroceranno una sulle loro strade. Perché, al di là di qualsiasi tipo di speculazione collezionistica, è nella dimensione dinamica che un prodotto come il nostro trova la sua piena ragion d’essere. Questo significa moltissimo per me, da pilota prima e da imprenditore ora, e per tutte le persone che, al mio fianco, con la loro dedizione, una passione fuori dal comune e un senso pratico e creativo senza eguali hanno realizzato un piccolo grande miracolo orgogliosamente italiano”.
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