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D.7 GTX Tourer 340 cavalli per la sportiva da famiglia

di Redazione - 14/03/2024

Volkswagen ci tiene a ricordare che la ID.7 GTX Tourer è la station wagon più potente mai progettata dalla Casa tedesca. In precedenza ricordiamo il curioso W8 del Passat nel 2002, un motore 4 litri a benzina da 270 cv. Qui l’esuberante risultato è stato raggiunto con l’unione di due motori elettrici che hanno permesso di disporre anche della trazione integrale 4Motion.

Un motore da 210 kW montato sull’asse posteriore e un secondo da 80 kW sull’asse anteriore, per un totale di sistema pari a 250 kW (340 cv). Questo assicura prestazioni sportive e, grazie alla trazione integrale, di elevare la capacità di traino da 1.000 a 1.400 kg.

Interessante anche la capacità del bagagliaio che varia da 605 a un massimo di 1.714 litri ribaltando gli schienali del divano posteriore, che porta anche la lunghezza di carico a sfiorare i 2 metri. Successivamente anche la berlina ID.7, lunga 4,96 m come la Tourer, potrà contare sulla medesima variante GTX da 340 cv.

Tanta potenza ma velocità limitata a 180 km/h

L’unione fa la forza. I due motori elettrici della ID.7 GTX erogano una potenza complessiva di 340 cv (250 kW), 54 cv in più della ID.7 base che ricordiamo dispone della sola trazione dietro. In condizioni è normali anche sulle GTX è il solo motore posteriore (286 cv) a spingere, ma in caso di necessità si affianca automaticamente anche quello anteriore da 109 cv.

Volkswagen non ha ancora svelato completamente alcuni dati come il peso e l’accelerazione (ricordiamo che la ID.7 “normale” pesa 2.172 kg e scatta da 0-100 km/h in 6”5) ma è facile immaginare un aumento di oltre 100 kg per il secondo motore e l’aggiunta di un ulteriore modulo nel pacco batteria che passa da 12 a 13. Questo inciderà un miglioramento dei tempi in accelerazione di almeno 7-8 decimi nello 0-100, mentre la velocità massima rimane autolimitata a 180 km/h.

Fino a 625 km di autonomia dichiarata

Entrambi i motori sono alimentati da una nuova batteria agli ioni di litio, la più grande mai presentata da Volkswagen, con una capacità di 86 kWh netti, rispetto ai 71 kWh della ID.7 Tourer a trazione posteriore.

Questa nuova batteria permette eleva l’autonomia dichiarata a 625 km. Nel caso di una ricaricata attraverso le colonnine rapide a corrente continua da 200 kW, la ricarica dal 10 all’80% avviene in meno di 30 minuti. Un tempo interessante favorito anche dal condizionamento della batteria in viaggio. Prima di arrivare a una colonnina la medesima viene portata alla temperatura ottimale, specialmente in inverno, per agevolare il flusso di corrente.

Un occhio alla dinamica di guida

L’aumento delle prestazioni, la trazione 4Motion e il peso maggiore hanno richiesto alcuni interventi alle sospensioni e ai sistemi elettronici di assistenza ala guida. L’assetto ha nuove tarature e barre stabilizzatrici più generose. Di serie troviamo lo sterzo progressivo sportivo, più preciso e intuitivo, e a richiesta, la regolazione adattiva dell’assetto DCC, anch’essa rivisitata.

Il comando dell’assetto DCC tramite un Vehicle Dynamics Manager ritarato. La dinamica può essere ulteriormente raffinata attivando manualmente la modalità sportiva dell’ESC.

Segni distintivi sportivi senza eccedere

GTX quasi come un marchio nel marchio. Anche per ID.7 Tourer GTX Volkswagen è intervenuta con paraurti modificati, nuovi cerchi in alluminio da 20 pollici con pneumatici differenziati, anteriori 235/45 R 20, e posteriori 255/40 R 20, loghi VW luminosi e interni personalizzati.

Nel frontale spicca un paraurti leggermente modificato con griglia a nido d’ape e i fari a LED Matrix IQ.LIGHT e i gruppi ottici posteriori a LED 3D. Molti dettagli della carrozzeria come i sottoporta, le modanature sul tetto e le calotte degli specchi retrovisori, sono in nero lucido di contrasto. Di serie sono previsti nuovi cerchi in lega da 20” o da 21” pescando tra gli optional. Nella parte posteriore è presente un diffusore e una griglia a nido separati da una sottile striscia di LED rossi. Alla scritta GTX nel portellone, con luci a LED 3D, è affiancato il logo VW illuminato di rosso.

Come per la berlina anche per la Tourer è disponibile a richiesta il tetto panoramico Smart Glass che ha la caratteristica di variare la trasparenza grazie allo strato PDLC (Polymer Dispersed Liquid Crystal) che al variare della densità dei polimeri si opacizza riflettendo i raggi solari.

Per gli interni sedili conformati rivestiti in materiale ecologico e personalizzati con impunture rosse e la scritta GTX sullo schienale. Stesso dicasi per il volante multifunzione e i dettagli rossi sulla plancia e sui rivestimenti delle porte. Ormai di tendenza troviamo l’illuminazione d’ambiente personalizzabile in ben 30 colori.

Poltrone a cinque stelle

Quasi irrinunciabili i sedili anteriori ergoActive, optional, che offrono la regolazione elettrica a 12 vie, la funzione memory, l’accesso comfort (arretramento automatico durante la salita e la discesa dalla vettura) e la regolazione della profondità della seduta a scorrimento.

Questi sedili sono dotati di una sofisticata funzione di massaggio nello schienale, del sollevamento alternato delle superfici laterali del sedile per attivare la muscolatura della schiena e di una climatizzazione individuale caldo-freddo che si estende ai fianchetti. Sono inoltre selezionabili tre modalità speciali: riscaldamento, ventilazione e deumidificazione massima.

Dotazioni di riferimento

Nella ID.7 GTX Tourer troviamo di serie l’head-up display con realtà aumentata, l’App-Connect Wireless per Apple CarPlay e Android Auto, l’assistente vocale IDA, il climatizzatore automatico a due zone o a tre zone, optional Air Care Climatronic, e il sistema di chiavi Keyless Access. Tra le novità è il nuovo assistente vocale IDA, con l’integrazione dell’intelligenza artificiale ChatGPT.

A richiesta sono disponibili sistemi di assistenza quali l’Exit Assist (avviso in caso di avvicinamento da dietro durante la discesa dalla vettura), il Connected Travel Assist con dati online e il Park Assist Plus con funzione Memory che prevede il parcheggio automatizzato fino a una distanza di 50 metri.

Testo di Andrea Nicoli

 

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