
Quale sarà il futuro delle batterie? Molti credono e sostengono (anche per via degli investimenti messi in atto) che sarà monopolizzato dagli accumulatori allo stato solido. In Cina sono in procinto di commercializzare le prime vetture elettriche provviste di questo genere di tecnologia, mentre i costruttori europei sono ancora in una fase di sviluppo. Certamente avanzato, ma non abbastanza per parlare di modelli in uscita imminenti.
Tra i tanti player di settore non poteva mancare il Gruppo Volkswagen che, attraverso la società PowerCo e il partner QuantumScape, ha fatto sapere che la fase di sviluppo delle batterie allo stato solido procede con risultati molto incoraggianti. Pare siano stati superati i 1.000 cicli di ricarica nel test campione A. Ossia l’equivalente di 500.505,984 km.
Volkswagen e QuantumScape avevano annunciato una joint venture nel 2018 e da allora la prima è diventata il maggiore azionista e cliente della seconda. Secondo il gruppo tedesco, la robustezza è il criterio più importante nelle procedure di test standardizzate per le celle delle batterie di nuova concezione.
La cella a stato solido testata è composta da 24 strati e corrisponde quindi già alla cella di serie prevista. Il prossimo passo verso la produzione in serie è ora il perfezionamento e l’ampliamento dei processi produttivi. Al termine del test, la batteria ha perso solo il 5% della sua capacità di accumulo. Questo va ben oltre gli standard del settore, che prevedono una perdita massima del 20% dopo 700 cicli di ricarica.
Le batterie allo stato solido sostituiscono l’elettrolita liquido e il separatore delle batterie agli ioni di litio, entrambi considerati volatili a causa della potenziale infiammabilità, con un separatore solido tipicamente realizzato in ceramica, polimero o vetro.
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