
La nuova 500 Hybrid è una delle auto più attese di questa fine d’anno, perché va a riempire un buco che si era aperto nella gamma Fiat dopo l’uscita di produzione del modello precedente. E arriva quasi inaspettatamente, perché sembrava che questa scocca fosse progettata per ospitare solo il motore elettrico. In realtà, con opportune modifiche, i tecnici sono riusciti a innestare nel cofano anteriore il 1000 aspirato a tre cilindri con ibridazione leggera da 65 cv derivato da quello della Panda, ma con 5 cv in meno, abbinato a un cambio manuale a 6 rapporti.
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Naturalmente non è una vettura dalla quale si possono attendere emozioni sportive, visto che la Fiat stessa ufficializza per la versione chiusa una velocità massima di 155 chilometri orari e un’accelerazione da 0 a 100 in 16,2 secondi. Nonostante il peso resti al di sotto della tonnellata, cioè 300 kg in meno rispetto a quello della versione elettrica.

Dal punto di vista estetico cambia molto poco rispetto alla 500 elettrica. All’esterno si nota la presa d’aria anteriore necessaria per far respirare il motore termico e dietro, ovviamente, benché sia molto nascosto, si intravede l’impianto di scarico. Mentre all’interno compare la leva del cambio sul tunnel centrale. Per il resto l’abitacolo rimane quello noto. Ben realizzato dal punto di vista costruttivo e disegnato con gusto e con lo stesso tocco nostalgico dell’esterno.

I prezzi partono da 19.900 euro per l’allestimento essenziale Pop. Ma la cifra scende a 16.950 in caso di rottamazione e finanziamento. Al secondo livello, al netto delle promozioni, si colloca la versione celebrativa Torino, che costa 20.900 euro. E poi, via via, si sale alla Icon da 21.400 euro e alla La Prima da 24.400 euro. Per il momento non è disponibile la versione 3+1, quella con la piccola porta posteriore destra che si apre controvento, che però sarà ordinabile dall’anno prossimo. È invece acquistabile subito la Cabrio, venduta a 24.400 euro in configurazione Icon e a 27.400 euro nell’allestimento La Prima. Vale a dire 3mila euro esatti in più rispetto alla berlina a parità di dotazione.

Le consegne della vettura, comunque, cominceranno a febbraio, perché la produzione è appena cominciata. Resta naturalmente in listino la 500 elettrica, i cui prezzi partono da 23.900 euro, al netto dell’ecobonus per chi è riuscito a ottenere il voucher e per chi ne otterrà uno lasciato scadere da chi l’aveva già prenotato.
Se consideriamo che un motore termico più grande e potente non poteva stare nel cofano di quest’auto, bisogna riconoscere che la Fiat ha capitalizzato bene questo limite sintonizzando tutta l’auto sull’impiego urbano. Il tre cilindri ha un’ottima risposta ai regimi bassissimi, dove è anche molto regolare, quindi nei continui “stop and go” del traffico cittadino se la cava a meraviglia, rendendo la 500 Hybrid fluida, agile e silenziosa. Il cambio può essere solo manuale, ma è più dolce e preciso di quanto ci si può aspettare da una citycar. Si manovra molto bene anche in scalata e la frizione richiede uno sforzo minimo.
Lo stesso vale per il servosterzo, che è leggerissimo e nelle manovre lo si gira davvero con due dita. Ricorda quello delle piccole Fiat della fine degli anni 90, con la funzione City che lo alleggeriva per facilitare le manovre.
Negli allunghi, invece, la 500 Hybrid manifesta qualche limite, perché al salire di giri il timbro tipico dei tre cilindri diventa più avvertibile nell’abitacolo e il guadagno di velocità avviene con molta calma.

E i rapporti lunghi scelti per le marce alte non giovano alle accelerazioni prolungate, perché in quinta e sesta l’auto tende un po’ a sedersi. Quindi in autostrada bisogna avere un po’ di pazienza. Ma poi, quando si raggiunge limite previsto dal Codice, la 500 ibrida marcia come un orologio, con il motore che gira molto basso, dando la sensazione di poter proseguire indefinitamente. Certo è una scelta che magari emoziona poco il conducente ma, in compenso, permette di prendersi delle belle soddisfazioni al distributore. Visto che la Casa dichiara una percorrenza media di 20 km/litro piuttosto aderente al vero.
Insomma: la 500 Hybrid rappresenta sicuramente una buona opportunità per la clientela che desidera una citycar di tendenza senza la necessità di affrontare il problema della ricarica della batteria. Ma, soprattutto, porta una ventata di ottimismo ai dipendenti dello stabilimento storico di Mirafiori, che in grado di produrre fino a 100 mila veicoli all’anno e, grazie al nuovo modello, potrebbe tornare a funzionare ad alto ritmo dopo le pause e la cassa integrazione degli ultimi tempi. In ogni caso, rispetto a quelle che erano i piani per l’inizio della produzione, c’è già stato un aggiornamento al rialzo, perché entro la fine del 2025 ne verranno costruite 6000 anziché 5000 come annunciato inizialmente.

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