
Testo di Mattia Eccheli
La seconda generazione della T-Roc segna un passo avanti importante per Volkswagen. Il nuovo modello è più aerodinamico ed ecologico. Il coefficiente di resistenza all’aria è sceso del 10%, raggiungendo 0,29. L’alimentazione è ora esclusivamente ibrida. I materiali riciclati impiegati nella produzione possono arrivare a un peso complessivo di 40 kg.
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Volkswagen porta così nel futuro il suo suv, che nella prima generazione ha raggiunto due milioni di esemplari in otto anni. Il nuovo modello è più lungo di 12 cm (437 cm totali) e più alto di quasi uno (157 cm totali). Nonostante l’aumento delle dimensioni, la vettura è più filante e appare anche più aggressiva, soprattutto nel frontale.

All’interno lo spazio aumenta grazie ai 30 mm aggiunti al passo. I passeggeri hanno più libertà per le gambe. Cresce anche la capienza del bagagliaio, che guadagna almeno 30 litri e passa da 475 a 1.350 litri. L’abitacolo è comodo e pensato per le famiglie. Convincono meno il grande tunnel centrale e le plastiche dure presenti a bordo.
In Italia è disponibile solo lo schermo infotainment da 12,9 pollici, completo di connessione Apple Car Play e Android Auto wireless. La filiale nazionale non importa invece la versione d’ingresso Trend, dotata del display da 10,9.

La nuova T-Roc arriva a listino solo con motori elettrificati. Al debutto ci sono i 1.5 eTSI mild hybrid a 48 Volt da 116 e 150 cv. Gli ordini sono già aperti. Le vetture arriveranno nei saloni a gennaio. In seguito debutteranno anche un 2.0 litri mild hybrid da 204 cv con trazione integrale e due varianti full hybrid da 134 e 170 cv, sviluppate entrambe sul motore 1.5.
Nel nostro mercato la versione base è la Life, proposta da 33.900 euro e descritta come allestimento “medio”. Seguono la più elegante Style e la più dinamica R-Line. Gli appassionati delle alte prestazioni dovranno attendere oltre un anno per la variante “R” da 333 cv, che offre una potenza più che doppia rispetto alle unità di lancio.

La prova si è svolta su un percorso di oltre 150 km tra Lisbona, Palmela e Cascais. Il motore da 150 cv si è rivelato elastico e fluido. La risposta è buona e lo 0-100 km/h viene coperto in 8,9 secondi. Ma l’assetto particolarmente morbido invita a guidare rilassati più che con il coltello tra i denti. La guida rimane precisa e la visibilità posteriore è buona, nonostante le dimensioni e la forma del lunotto.
I consumi dichiarati sono tra 5,5 e 6 l/100 km. Il computer di bordo ha rilevato 7 l/100 km. Il valore è considerato accettabile, anche per il modo in cui la vettura è stata guidata. Il peso resta sotto i 1.480 kg.
Tra le novità tecnologiche spicca l’ultimo livello del Travel Assist. Il sistema include anche l’assistenza di emergenza. La T-Roc è la prima auto del segmento a disporne.

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