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Nuova Skoda Kodiaq, anche ibrida plug-in senza tradire il diesel

di andrea.famiani - 04/10/2023

Quanta strada ha fatto Skoda, dalla Yeti alla seconda generazione di Kodiaq, cioè dal primo all’ultimo (per il momento) suv. Un percorso lunghissimo e significativo, che ha portato il marchio ceco a essere una delle colonne del Gruppo Volkswagen, riuscendo, tra le altre cose, nell’impresa per nulla facile di scardinare persino i pregiudizi dei clienti più scettici: sì, avete indovinato, ci siamo anche noi italiani fra quelli. Le chiavi del successo, come sempre in questi casi, sono molte. Se dovessi sceglierne due, direi sicuramente alto livello del prodotto e convenienza: con Skoda hai la certezza di avere tutta la qualità, l’affidabilità e la tecnologia del Gruppo Volkswagen (anche di sua maestà Audi, ebbene sì) a prezzi ragionevoli. Doti su cui anche la Kodiaq di prima generazione faceva ampiamente leva, come testimonia il suo successo: al momento ne sono stati prodotti più di 840.000 esemplari.

Che salto di qualità!

Stiamo sul prodotto in sé: la nuova Skoda Kodiaq l’ho solo vista ferma, ma non ho nemmeno un motivo per dubitare che le doti stradali siano peggiorate anche solo minimamente. Ci sono tanti validi motivi, invece, per affermare oltre ogni ragionevole dubbio che tutto il resto ha fatto passi da gigante. Al di là del design, sul quale non mi esprimo perché attiene alla sfera dei gusti personali (di sicuro, la prima Kodiaq era più essenziale nelle forme), le dotazioni tecnologiche sono di uno, forse due livelli più su. Inoltre (ma quella era un’esigenza imprescindibile per stare sul mercato), ecco l’elettrificazione dei motori endotermici.

Insieme alla qualità salgono anche i prezzi

Com’è facile immaginare, tutto ciò non può non avere il rovescio della medaglia, che si chiama rincaro dei listini. Un fenomeno purtroppo generalizzato, negli ultimi anni, ma che in Skoda, con la Kodiaq di seconda generazione, per certi versi dovrebbero aver reso strutturale (il condizionale è d’obbligo, visto che ancora non si conoscono i prezzi). Sì perché al di là dei fenomeni inflazionistici dai quali non ci si può sottrarre e che colpiscono tutti, elevando così tanto il livello dell’auto è inevitabile che anche i listini aumentino. Il che, naturalmente, si riflette anche sulle rate e sui canoni di noleggio.

Insomma, di fronte a tutto questo, il dubbio sorge spontaneo: non è che Skoda si è snaturata, almeno in piccolissima parte? Non è che la “sua” clientela, dato la lievitazione dei costi, si trovi costretta a cambiare marchio, rivolgendosi a uno dei tanti brand in arrivo (o già arrivati) dalla Cina? Una perplessità che se ne trascina dietro un’altra: giocando in un “campo” nuovo, il marchio ceco deve conquistare clienti che fino a oggi si rivolgevano ad altri brand. Un’operazione che sa di scommessa. Detto ciò, è anche vero che in Skoda hanno dimostrato di sapersi imporre con la concretezza della propria offerta, per cui basta dubbi e concentriamoci sulla nuova Kodiaq.

Le dimensioni

Prima di tutto, ecco qualche informazione fondamentale su un’auto che mette la praticità davanti a tutto. La seconda generazione di Kodiaq è cresciuta sì, ma senza esagerare: è più lunga di 61 millimetri (per un totale di 4,76 metri), ha il passo di 2,79 metri, mentre larghezza e altezza misurano rispettivamente 1,86 e 1,66 metri. Confermata la versione a sette posti, con i passeggeri della terza fila di sedili che hanno ora 920 millimetri di spazio per la testa, 15 millimetri in più rispetto a prima. Anche la capacità del bagagliaio è aumentata: nella versione a cinque posti, è cresciuto di 75 litri, a 910 litri, senza abbassare i sedili posteriori. Con i sedili posteriori abbattuti, la capacità massima è aumentata di 40 litri a 2.105 litri. La sette posti ora ha un volume di carico di 340 litri dietro la terza fila di sedili, 70 in più rispetto a prima, e 845 litri con i sedili della terza fila abbattuti. Si tratta di un aumento di 80 litri. La capacità massima di carico della sette posti è ora di 2.035 litri, 30 litri in più rispetto alla prima generazione. Dimensioni importanti, “sottolineate” dai gruppi ottici top led Matrix e dalla calandra con striscia luminosa orizzontale; un vezzo, quest’ultimo, da marchio premium.

Lo schermo, il protagonista indiscusso

Nuova Skoda Kodiaq - plancia

Se fino a non molti anni fa la domanda classica era: “Qual è la cilindrata del motore?”, oggi è diventata: “Quanto è grande lo schermo centrale?”. La risposta (al secondo quesito ovviamente) è: 13 pollici. Appena sotto a esso, ecco i nuovi quadranti intelligenti Škoda, che consentono di accedere rapidamente a numerose funzioni. Per la prima volta, sulla Kodiaq è disponibile un head-up display che va a completare il cruscotto digitale da 10 pollici. La nuova console centrale ha un aspetto pulito e ordinato, in virtù tra le altre cose della leva del selettore del cambio, che è stata spostata sul piantone dello sterzo e non ruba più spazio fra i sedili. Non mancano quattro porte usb-c con un’uscita di 45 W, per ricariche rapide di smartphone, tablet o laptop.

Ricarica induttiva

Un altro debutto (stavolta proprio per il marchio Škoda) è quello del Phone Box per la ricarica induttiva di due smartphone (a 15 W),  che include una funzione di raffreddamento. I sedili Ergo con funzione di massaggio pneumatico sono disponibili in opzione. Promossi i nuovi Smart Dial: i comandi fisici con un display digitale da 32 millimetri al loro interno. Uniscono i pregi dei comandi tradizionali e quelli dei comandi touch. A questi si aggiungono quattro pulsanti fisici sono rimasti e comandano la ventilazione del parabrezza, il riscaldamento del lunotto, il ricircolo dell’aria e le funzioni di climatizzazione automatica.

Qualità fa rima con sostenibilità

Sempre in tema di abitacolo, è incentrato sulla sostenibilità: tutti i tessuti di rivestimento dei sedili, i tappetini, nonché il rivestimento del padiglione sono realizzati al 100% in poliestere riciclato o, nel caso della Design Selection Lounge, una combinazione di filati riciclati con il 40% di lana naturale. La pelle presente nella Design Selction ecoSuite è conciata in modo ecologico utilizzando i residui della lavorazione dei chicchi di caffè. Due dettagli Simply Clever, l’ombrello e il raschietto per il ghiaccio, sono anch’essi realizzati con materiali sostenibili. Una novità nell’elenco dei dettagli di Simply Clever sono il pulitore per display riposto nella console centrale e il vano portaoggetti sul tunnel centrale di fronte al divanetto scorrevole posteriore. Confermata la protezione del bordo della portiera (non di serie).

Sempre connessa, ben illuminata

Fra le novità del nuovo suv di punta di Skoda c’è sicuramente la connessione a Internet permanente, grazie alla quale si potranno ricevere aggiornamenti “over the air”, pianificare il percorso online e beneficiare di numerosi servizi online mobili di Škoda Connect. Le caratteristiche specifiche per il nuovo ibrido plug-in Kodiaq iV includono la ricarica remota, l’aria condizionata remota e il plug & charge. Škoda Connect offre funzioni quali il service proattivo e l’accesso remoto come parte dei servizi Infotainment online e care connect. L’infotainment include anche le app meteo, notizie, traffico, calendario, offerte e pay to park. Funzionalità quali la navigazione, il cruise control adattivo, colori e funzioni aggiuntivi per l’illuminazione ambientale e il controllo degli abbaglianti possono essere comodamente aggiunti online su richiesta.

Luce a giorno

Rimaniamo nel campo della tecnologia, stavolta parlando di illuminazione. I fari top led Matrix di seconda generazione contengono il 50% in più di segmenti luminosi e offrono il 15% in più di emissione luminosa rispetto alla prima generazione, migliorando la sicurezza di marcia. Montati di serie sulla variante Sportline, con l’opzione di una striscia luminosa orizzontale sulla griglia anteriore, sono una novità assoluta per Kodiaq. Il modulo bi-led superiore e il modulo Matrix sottostante contengono un totale di 36 singoli segmenti luminosi. Creano il look “a quattro occhi” tipico dei SUV Škoda. Tra i due “occhi” disposti verticalmente, una sottile‑striscia LED a forma di L funge da luce di marcia diurna, luce di parcheggio e indicatore. La luce di svolta statica vicino al bordo interno del gruppo ottico si assottiglia verso la calandra Škoda.

Anche plug-in hybrid, non abbandona il diesel

Due motori diesel, due a benzina, con potenze da 110 kW (150 cv) a 150 kW (204 cv). La vera novità è il primo propulsore ibrido plug-in di Kodiaq. Offre una potenza totale di 150 kW (204 cv) e un’autonomia elettrica di oltre 100 chilometri (batteria da 25,7 kWh di capacità, ricarica fino a 11 kW con wallbox e ricarica in corrente continua fino 50 kW). Inoltre, il 1.5 tri con 110 kW (150 cv) segna il debutto della tecnologia mild-hybrid per Kodiaq. Il 2.0 tri da 150 kW (204 cv) e il 2.0 tri top diesel da 142 kW (193 cv) sono dotati di trazione integrale di serie. Tutti i propulsori del nuovo Kodiaq sono accoppiati a un cambio automatico dsg di serie.

Il mild hybrid

Torniamo ora un attimo alla versione 1.5 tsi da 110 kW (150 cv), perché è la prima della gamma con tecnologia mild-hybrid, che utilizza uno starter a cinghia da 48 volt e una batteria agli ioni di litio da 48 volt. L’energia recuperata durante la frenata può supportare il motore a combustione interna con un aumento di potenza elettrica o consentire di procedere con il motore completamente spento. Entrambi i motori ibridi appartengono all’ultima serie di motori EA 211 evo2. Funzionando sul ciclo Miller a basso consumo di carburante, sono dotati di un turbocompressore a geometria variabile. Il motore 1.5 tsi, con tecnologia mild-hybrid integrata, dispone anche della tecnologia dei cilindri attivi di ultima generazione (ACT+). Tutti i motori di questa gamma soddisfano lo standard sulle emissioni Euro 6e.

Infine, sospensioni attive DCC Plus Dynamic Chassis Control e adas a volontà

In chiusura, altra importante novità: la nuova Skoda Kodiaq si può avere anche con il nuovo DCC Plus Dynamic Chassis Control, che consente una regolazione più rapida dello smorzamento e una gamma più ampia di caratteristiche di smorzamento. Conducenti e passeggeri noteranno la differenza sotto forma di risposte più rapide, maggiore dinamica di guida e maggiore comfort. L’altezza libera dal suolo con DCC Plus rimane la stessa delle sospensioni standard. Capitolo sistemi di assistenza alla guida: le novità si chiamano Turn Assistant (aiuta a prevenire gli incidenti durante la svolta agli incroci, prima con un avviso e, se necessario, con un intervento automatico sui freni) e Remote Park Assistant (consente di parcheggiare tramite un’app, in postazioni parallele e perpendicolari), mentre sistemi già esistenti come Side Assistant e Travel Assistant, sono ora dotati di funzionalità estese.

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