Testo di Fabio Madaro
Dalla Motor Valley arriva una notizia che farà discutere: Alfa Romeo e Maserati uniscono le forze in un progetto comune battezzato Bottegafuoriserie, un nuovo centro dedicato alla personalizzazione estrema, al restauro d’autore e alla ricerca estetica e tecnologica. Un nome che richiama le antiche botteghe rinascimentali e che oggi diventa sinonimo di innovazione automobilistica.
Alla guida del progetto c’è Cristiano Fiorio (figlio del mitico Cesare), manager già protagonista del rilancio dell’Alfa Romeo 33 Stradale, che riporterà direttamente a Santo Ficili, ceo di Alfa Romeo e coo di Maserati.
Il cuore creativo del programma batte nella Motor Valley allargata, da Modena fino a Torino e ad Arese, un triangolo sacro dell’automobilismo dove tradizione e futuro si incontrano. E, come ha sottolineato Imparato Ceo di Maserati, questa rinnovata vitalità ha già prodotto un primo risultato: la piattaforma “Giorgio” è stata recentemente omologata Euro 7, un traguardo tecnico che garantirà la produzione dei modelli più o meno sportivi basati su di essa almeno fino al 2032. Un segnale chiaro della volontà di Alfa Romeo di coniugare il suo DNA sportivo con le sfide ambientali ed evolutive dei prossimi anni.
All’interno di Bottegafuoriserie, la sezione Bottega rappresenta l’essenza della creazione su misura. Qui nascono vetture “few-off”, costruite in edizioni limitate, con una cura artigianale che riporta l’auto ai suoi valori più puri. Dall’Alfa Romeo 33 Stradale alla Maserati MCXtrema, ogni progetto è il risultato di un dialogo costante tra designer, tecnici e clienti, per dar vita a esemplari irripetibili. Il concetto chiave è uno solo: l’auto come opera d’arte vivente, capace di racchiudere emozione, tecnologia e stile in un solo gesto creativo.
L’atelier modenese porta anche su scala più ampia la possibilità di creare un’auto davvero unica. Il programma Fuoriserie offre infatti a ogni cliente la libertà di costruire un modello esclusivo, seguendo il proprio gusto estetico ma restando fedele al DNA dei due brand.
Un team di progettisti studia nuovi linguaggi e soluzioni, dall’abbinamento dei materiali alle tonalità degli interni, fino alle innovazioni tecniche. Tutto, però, con lo sguardo rivolto alla coerenza stilistica e alla qualità che da sempre distinguono Alfa Romeo e Maserati.
L’altro pilastro del progetto è La Storia, un percorso dedicato al restauro e alla valorizzazione del patrimonio dei due marchi.
Attraverso le Officine Classiche, il programma si farà custode delle collezioni e dei modelli che hanno scritto la leggenda dell’automobile italiana.
Il Museo Alfa Romeo di Arese e la Collezione Maserati Umberto Panini di Modena diventano in tal modo luoghi vivi, dove passato e futuro dialogano. Ogni restauro sarà una forma di reinterpretazione, con tecnologie moderne e materiali sostenibili al servizio della tradizione, per dare nuova vita ai miti di ieri senza tradirne lo spirito.
Nella visione di Bottegafuoriserie, il Motorsport non è solo un campo di prova, ma una vera filosofia di innovazione. Le esperienze maturate da Maserati Corse, protagonista nella GT2 European Series, alimentano la ricerca su powertrain, aerodinamica e telaio. Ogni vittoria in pista si traduce in progresso tecnico per i modelli stradali, confermando che la performance è cultura, non solo potenza.
“Bottegafuoriserie rappresenta una nuova era per Alfa Romeo e Maserati – spiega Santo Ficili – e riafferma la nostra fiducia nella creatività e nell’artigianato italiani.”
Concetto ribadito da Jean-Philippe Imparato che definisce l’iniziativa “il luogo dove lo straordinario diventa tangibile”.
Nel silenzio delle officine dove il carbonio incontra il cuoio, le supercar italiane continuano a parlare il linguaggio universale della passione. Bottegafuoriserie non è solo un marchio o un laboratorio, ma un’idea di bellezza dinamica, fatta di rumore, di precisione e di emozione.
Perché in Italia le automobili non si costruiscono soltanto: si scolpiscono, si ascoltano, si amano.
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