
Testo di Fabio Madaro
Viaggiare in auto con i bambini può nascondere insidie anche in percorsi brevi e quotidiani. Secondo l’indagine presentata da Altroconsumo, la più grande associazione indipendente di consumatori in Italia, il 32% dei genitori non utilizza correttamente i sistemi di sicurezza per i propri figli. Tra le pratiche più diffuse e rischiose, il 57% non allaccia sempre i bambini nel seggiolino, mentre il 36% non utilizza dispositivi adeguati all’altezza o al peso del piccolo.
La ricerca, condotta online tra il 9 e il 16 settembre 2025 su un campione rappresentativo di genitori con figli tra 0 e 12 anni, mette in luce una realtà preoccupante: la sicurezza dei bambini in auto non dipende solo dalla tecnologia, ma anche dalla consapevolezza di chi guida.
Per affrontare questa sfida, Altroconsumo e CYBEX, azienda leader nella sicurezza dei bambini in auto, hanno organizzato un incontro presso il CYBEX Creative Hub di Milano. All’evento hanno partecipato rappresentanti istituzionali e figure chiave del settore: dal Sottosegretario ai Trasporti Tullio Ferrante, al Direttore Generale di Altroconsumo Alberto Pirrone, fino al ceo di CYBEX Johannes Schlamminger.
“Le norme sono chiare, ma spesso ignorate”, ha dichiarato Pirrone. “Oltre ai controlli, servono formazione ed educazione: lezioni di sicurezza stradale già in età prescolare possono fare la differenza, trasformando i bambini in ambasciatori delle buone pratiche in famiglia”.
Tra i comportamenti più rischiosi, spicca il mancato utilizzo di sistemi antiabbandono da parte del 21% dei genitori con figli fino a 4 anni, nonostante la normativa vigente dal 2020. La corretta collocazione del seggiolino rispetto al senso di marcia è rispettata solo dall’81% dei genitori under 35, mentre l’attenzione all’adeguatezza del seggiolino cala con l’aumentare dell’età del bambino: quasi totale per neonati, solo il 68% per i bambini oltre i 10 anni.
“Investiamo in innovazione e programmi educativi”, ha spiegato Schlamminger, “ma la tecnologia da sola non basta. Serve colmare il divario tra prodotti sicuri e loro utilizzo corretto. È una responsabilità condivisa tra brand, istituzioni e famiglie”.

Altroconsumo evidenzia che chi è più informato adotta comportamenti corretti nel 79% dei casi. Fattori determinanti sono se il bambino è primogenito e l’età o il genere del genitore: gli uomini under 44 con un solo figlio risultano i meno preparati. L’informazione, quindi, si conferma strumento chiave di prevenzione, capace di salvare vite.
I dati dell’indagine fotografano un quadro nazionale variegato: le abitudini scorrette sono più diffuse al Sud e nelle Isole, e nei genitori di bambini tra i 6 e i 12 anni. La sfida è culturale e tecnologica insieme: servono campagne di sensibilizzazione mirate, corsi educativi e una maggiore attenzione alle regole, anche nei tragitti brevi.
In definitiva, la sicurezza dei bambini in auto non può essere lasciata al caso. Formazione, informazione e collaborazione tra famiglie, aziende e istituzioni sono essenziali per ridurre i rischi e diffondere una cultura della sicurezza. La tecnologia, per quanto avanzata, diventa efficace solo se accompagnata da comportamenti corretti: una responsabilità di tutti, dai genitori ai produttori, fino alla società intera.
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