
Dopo la piccola T03, timidamente comparsa fra le vie di alcune città italiane, e la ben più corposa C10, ecco la Leapmotor B10, terza elettrica del marchio asiatico partecipato da Stellantis.
Crossover, dalle misure ai margini superiori del segmento C (appena maggiori rispetto a una Dacia Duster, per esempio) e capace di fino a 434 km d’autonomia. Come le sorelle, si acquista presso le stesse concessionarie che propongono Alfa Romeo, Citroën, Fiat, Lancia, Opel e Peugeot. Rigorosamente in ordine alfabetico…
La B10 si appresta a calcare l’asfalto con pneumatici da 18” e volumi che piaceranno ai genitori urbani: 4,52 m di lunghezza per 1,86 di larghezza e 1,66 d’altezza, oltre a una luce libera da terra di 18 cm, accompagnati da un ingordo bagagliaio di 525 litri e un ulteriore vano anteriore.
La generosità viene impacchettata in forme molto regolari, equilibrate, volutamente prive di guizzi d’anticonformismo, arricchite solo dalle maniglie a bacchetta che, però, potrebbero risultare un po’ scomode per le dita meno lunghe. A vestire la carrozzeria, sei colori fra cui il moderno viola metallizzato Dawn Purple.
All’interno di Leapmotor B10 qualcosa convince subito. L’abitabilità, soddisfacente anche dietro grazie al pianale piatto e al divanetto ben conformato, con l’aggiunta di portaoggetti e pannelli portiera curati. I centimetri in longitudinale restano nella media, ma l’impressione di accoglienza piace.
Del resto, materiali e finiture giocano benissimo il proprio ruolo (peccato per le tipiche colorazioni molto chiare e facili a sporcarsi delle cinesi), mentre la versione di punta omaggia perfino dei sedili ventilati e le superfici morbide abbondano.
Sulla plancia spicca lo schermo centrale da 14,6” con definizione 2.5K, insieme alla strumentazione da 8,8”, ma l’ergonomia strappa una smorfia: mancano tutti i tasti fisici, dalla chiusura delle portiere alla regolazione dei retrovisori, dalla temperatura allo sblocco degli alzacristalli elettrici posteriori.
Così diventa difficile orientarsi fra le funzioni, nonostante l’avanzato sistema multimediale coronato, fra l’altro, da un impianto audio con 12 altoparlanti all’apice della gamma. Perfino l’accensione, priva di tasti e legata a uno smartphone o una tessera Nfc, inizialmente appare macchinosa. Prima ancora di partire!

Solo a trazione posteriore, Leapmotor B10 monta un propulsore elettrico da 218 cv che, secondo la Casa, permette sempre di raggiungere i 170 km/h e liquidare lo 0-100 km/h in 8 secondi. Sì può tuttavia scegliere fra due batterie: da 56,2 e 67,1 kWh, per un peso rispettivamente di 1780 e 1840 kg, evidentemente ininfluente sulle prestazioni.
Viceversa, l’autonomia delle due varianti (Pro e ProMax) risulta rispettivamente di 361 a 434 km nel ciclo Wltp. Anche i tempi di ricarica variano, benché dalle colonnine “fast charge” bastino in entrambi i casi 20 minuti per crescere dal 30 all’80%.
Il consumo? Pressoché identico: 17,2 o 17,3 Wh/km dichiarati.

Nonostante le tre modalità di guida, su strada l’impostazione rimane sempre decisamente orientata ai tragitti con i pargoli, a partire dalla confortevole morbidezza delle sospensioni. Se sterzo, risposta all’acceleratore e frenata rigenerativa (un po’ sgradevole nell’effetto al pedale) possono declinarsi su diversi livelli, l’indole complessiva non induce a esagerare. Nel frattempo, a garantire la tranquillità provvedono 17 Adas, fra cui il cruise control adattivo, l’avviso anti-colpo di sonno o il monitoraggio di eventuali ciclisti all’apertura di una porta.
Il listino della B100 si articola in tre livelli, tutti molto convenienti rispetto ai contenuti: 29.900 euro per l’allestimento Life da 56,2 kWh, 31.900 con la medesima dotazione e gli accumulatori più potenti, 33.400 per la ricca Design (solo da 67,1 kWh). Applicando gli incentivi (QUI per saperne di più), le cifre possono scendere in picchiata a partire da 15.900 euro. E fra circa sei mesi è attesa una variante con range extender.
Noleggio a lungo termine: i 10 consigli per scegliere bene. Dall’anticipo al canone, dai servizi alla restituzione dell’auto
Comprare auto cinesi conviene davvero? Oltre 50 auto tra cui scegliere. Abbiamo analizzato l'offerta di MG, BYD, Omoda e tutti gli altri brand del Dragone. Attenzione però ai falsi risparmi....