
La Tesla Model Y economica è realtà. La novità, rispetto al nostro articolo di ieri, è che la Tesla, oltre alla Model Y ha presentato anche una variante economica della berlina Model 3. Si tratta di una mossa necessaria per ovviare alla perdita degli incentivi federali statunitensi destinato all’acquisto di veicoli elettrici.
La Tesla ha deciso di chiamare le nuove versioni della berlina Model 3 e del suv Model Y, standard, proponendo prezzi di listino rispettivamente di 36.990 e 39.990 dollari. Un ribasso rispetto alle versioni premium che punta a contenere la flessione della domanda, calata del 6% da inizio anno.
Le nuove varianti entry-level, entrambe a trazione posteriore, offrono autonomia ridotta, equipaggiamento semplificato e una batteria più piccola da 69 kWh. Mancano l’illuminazione ambientale all’interno dell’abitacolo, lo schermo posteriore destinato ai passeggeri, l’impianto audio è semplificato ed è assente il tetto panoramico in vetro (solo nella Model Y). Disponibili solo in tinte monocromatiche, i modelli standard mantengono però gli stessi sistemi di sicurezza attiva e l’accesso opzionale al sistema di guida autonoma.

Il risparmio nominale non colma pienamente la lacuna dell’addio dei crediti d’imposta da 7.500 dollari. La rimozione degli incentivi voluta dalla nuova maggioranza repubblicana fa sì che queste versioni siano di fatto più care rispetto a una settimana fa, quando una Model Y Long Range costava 37.490 dollari al netto degli incentivi. Oggi in America la Model Y standard ne costa 39.990. Un plus di prezzo di 2.500 dollari per avere meno autonomia e un equipaggiamento più povero.
Il mercato ha accolto con freddezza le varianti economiche. Il titolo Tesla ha perso oltre il 4% in Borsa dopo la presentazione. Secondo gli analisti, il lancio ha risentito delle alte aspettative, senza però offrire vere risposte al rallentamento del segmento delle auto elettriche.
Tesla ha confermato che la produzione di modelli più economici è stata rinviata fino alla completa eliminazione degli incentivi. Il CFO Vaibhav Taneja ha avvertito che i volumi cresceranno più lentamente del previsto.

Il listino ridotto è un segnale chiaro per la Tesla. Le auto elettriche sono sempre più il “motore di cassa” per finanziare lo sviluppo della guida autonoma e della robotica, come dichiarato dallo strategist Shay Boloor e come abbiamo riportato anche nel nostro articolo. L’interesse di Elon Musk sembra ormai orientato lontano delle applicazioni destinate al grande pubblico.
Secondo le stime BloombergNEF, le vendite EV negli Stati Uniti caleranno del 24% nel quarto trimestre, scendendo a circa 332.000 unità, contro le quasi 500.000 del trimestre precedente.

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