
Dongfeng debutta in Italia con una gamma composta da quattro modelli: due suv, una berlina e la più compatta e interessante per il nostro mercato, la Box. Una citycar 100% elettrica che punta a coniugare un prezzo interessante (anche se non tra i migliori nel segmento), dotazioni da segmento superiore e soluzioni pratiche inedite. L’abbiamo provata sulle strade che da Torino portano a Superga.
Visualizza questo post su Instagram
La Dongfeng Box è lunga 4,02 metri, quindi poco più della rivale Byd Dolphin Surf che si ferma a 3,99. Le dimensioni contenute la rendono perfetta per l’uso urbano, ma con un passo di 2,66 metri garantisce anche una buona abitabilità. Lo stile è moderno e piacevole, pur senza troppa originalità: i fari full led anteriori e le forme rotondeggianti ricordano da vicino la Smart #1. La linea del tetto sospeso e la verniciatura bicolore contribuiscono a darle un tocco chic.

L’abitacolo sorprende per finiture e dotazione. Ci sono sedili in similpelle e rivestimenti della plancia e delle portiere sempre in similpelle con motivo romboidale. Al centro domina lo schermo infotainment da 12 pollici, purtroppo ancora privo della lingua italiana (solo inglese e cinese) e non sempre ben leggibile sotto la luce del sole. In compenso non mancano Apple CarPlay wireless e un caricatore wireless da 50 W con funzione di raffreddamento, una chicca rara in questo segmento.

Tra le soluzioni pratiche spicca il sedile anteriore abbattibile completamente: si crea così un piano unico, utile per riposarsi appoggiando le gambe dal divano posteriore. Un’idea già vista su alcune concorrenti come la Hyundai Inster. Buona anche la capacità di carico, con un bagagliaio da 326 litri che arriva a 945 abbattendo i sedili posteriori.
La Dongfeng Box è disponibile in due versioni, entrambe con motore elettrico sincrono a magneti permanenti da 95 cv (70 kW) e 160 Nm di coppia:
La ricarica è possibile sia in corrente alternata (3,3 kW per la Style, 6,6 kW per la Premium) sia in corrente continua fino a 77 kW, con cui si passa dal 30 all’80% in soli 30 minuti.

Il nostro primo contatto è avvenuto sulla strada panoramica che sale verso Superga. La Box si è dimostrata agile nel traffico e scattante in partenza: lo 0-50 km/h è coperto in circa 4,7 secondi. Lo sterzo però è poco preciso e comunicativo, mentre la frenata rigenerativa entra in azione con un leggero ritardo quando si rilascia l’acceleratore; inoltre non abbiamo trovato un comando per regolarne l’intensità.
I sedili sono comodi, ma le sospensioni risultano un po’ secche sulle buche. Nel complesso, la Box offre un’esperienza di guida adeguata al suo ruolo di citycar, ma va presa per quello che è: un mezzo urbano con qualche limite quando la strada si fa impegnativa.

La Dongfeng Box Style Edition parte da 21.500 euro, mentre la Premium Edition con batteria più grande arriva a 25.000 euro. Prezzi non bassissimi per una citycar cinese, considerando che con cifre simili si possono acquistare la Renault R5 o la Fiat Grande Panda elettrica, entrambe con autonomie paragonabili.
Detto ciò, Dongfeng propone una promozione di lancio che fa scendere il prezzo base a 19.900 euro. E con gli incentivi governativi, il prezzo di listino può ridursi fino a meno di 9.000 euro, una cifra che rende la Box una delle elettriche più economiche sul mercato italiano.

Noleggio a lungo termine: i 10 consigli per scegliere bene. Dall’anticipo al canone, dai servizi alla restituzione dell’auto
Comprare auto cinesi conviene davvero? Oltre 50 auto tra cui scegliere. Abbiamo analizzato l'offerta di MG, BYD, Omoda e tutti gli altri brand del Dragone. Attenzione però ai falsi risparmi....