
Testo di Mattia Eccheli
Geoffrey Bouquot, il manager che guida la divisione ricerca e sviluppo di Audi, ha anticipato alla tedesca Automobilwoche che nel 2026 debutteranno sia la terza generazione della Q7 sia l’inedita ammiraglia Q9. La notizia è che entrambi i suv saranno prodotti sulla Premium Platform Combustion, ovvero l’architettura per le alimentazioni convenzionali del gruppo Volkswagen.
I due veicoli verranno presentati nel corso del prossimo anno, ma non è ancora chiaro quando arriveranno sul mercato. L’ultimo aggiornamento della Q7 risale al 2024, mentre della Q9 non si sa ancora dove verrà assemblata. La Q9 potrebbe avere molte cose in comune con il futuro grande suv della Porsche, quello promesso come plug-in e di dimensioni superiori a quelle della Cayenne.
Tre le opzioni consentite da questa architettura: mild hybrid, plug-in appunto e perfino range extender. Quest’ultima soluzione non è mai stata adottata dalla Audi su vetture stradali, che pure è riuscita a vincere una Dakar con questo sistema. Ricordiamo che il sistema Audi prevede due unità alimentate da una batteria ricaricata da un duemila turbo.
Il Ceo della casa di Ingolstadt Gernot Döllner sembrerebbe tuttavia avere un debole per il range extender. Se verrà impiegato o meno lo si saprà solo quando Audi diffonderà notizie più approfondite circa i due modelli. Con l’alimentazione ibrida, i Quattro Anelli non rinnegano l’elettrificazione, sulla quale continuano ad investire. Tuttavia, esattamente come Porsche, aggiustano il tiro per adattare l’offerta ad un mercato che in questo momento è sensibile nei confronti della tecnologia plug-in.
Significa anche che sia la Q7 sia la Q9 dovrebbero avere un ciclo di vita garantito di almeno un decennio, ossia anche oltre la scadenza del 2035. Audi ha bisogno di vendere; tra il 2023 e il 2024 delle Q7 fabbricate in Slovacchia, a Bratislava, ne sono state vendute 15.000 in meno: da 72.400 a 53.700. Ma ha necessità anche di contenere le emissioni. In attesa che si affermi la mobilità a zero emissioni, i suv ibridi rappresentano una via per avvicinare gli obiettivi del Gruppo. Porsche aveva già corretto la propria strategia, puntando ad ampliare la gamma ibrida-convenzionale: una collaborazione ancora più stretta fra i due marchi su questo fronte non è affatto esclusa.
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