
Testo di Mattia Eccheli
KGM Torres Hev arriva dalla Corea del Sud, ma è un suv con proporzioni adatte al mercato europeo (4,7 metri di lunghezza) e anche con una evoluta tecnologia full hybrid che la società nata dalle “ceneri” della Ssangyong ha sviluppato sulla base di quella del colosso cinese Byd.
Il KGM Torres Hev, che completa la gamma che comprende già anche una declinazione completamente elettrica. Almeno in città, il Torres Hev sembra avere poco da invidiare a quello a zero emissioni perché il costruttore lo promette in grado di raggiungere “il 94% di modalità veicolo elettrico durante la guida”. Da questo punto di vista, nella prova attorno a Francoforte la sensazione è che il sistema che gestisce il tipo di marcia sia piuttosto efficiente e che, appunto, la modalità elettrica venga sfruttata spesso.

Del resto la tecnologia Dual Tech è basata non solo sul motore termico turbo a ciclo Miller da 1.5 litri, ma anche su due unità elettriche in serie, una delle quali serve per tenere sempre carica la batteria da 1.83 kWh. I consumi dichiarati – attorno ai 6 l/100 km con i cerchi da 18” (ma si possono avere anche da 20”) – sembrano confermare la validità di questa soluzione, applicata ad un veicolo da 1.670 kg di peso in ordine di marcia (conducente escluso). Almeno in teoria, con un singolo pieno (il serbatoio tiene 50 litri di benzina) il Torres Hev dovrebbe essere in grado di percorrere più di 800 chilometri.

Che poi, malgrado il suo nome ispirato all’omonimo parco naturale che si trova nella parte meridionale della Patagonia, ovvero “là dove finisce il mondo”, sia in grado di affrontare il fuori strada vero è un altro discorso: perché l’altezza libera da terra è di 18 centimetri e gli angoli di attacco e uscita sono di 19 e 22,3°.
L’interno e la distribuzione degli spazi (anche per i bagagli: tra 703 e 1.662 litri) depone più a favore di un veicolo per usi più convenzionali. La plancia, che include una sorta di “scalino”, è essenziale e alloggia un doppio schermo da 12.3” (uno è il cruscotto digitale per il conducente, l’altro è riservato a navigazione e infotainment) collocato in maniera funzionale, senza peraltro ostruire la visibilità, che è buona. Anche al posteriore.

KGM garantisce anche una nuova e “intuitiva User eXperience e perfetto equilibrio tra sicurezza e comfort”. Esteticamente si distingue per lo spoiler posteriore oltre che per la firma luminosa tridimensionale ispirata al Grande Carro dell’Orsa Maggiore del sistema di luci diurne. I colori sono sei, nessuno dei quali molto appariscente, con quattro eventuali soluzioni bitono.
La potenza massima del sistema Dual Tech è di 204 cv con una coppia di 300 Nm che valgono 180 km/h di velocità massima. Quelle che sono davvero mancate lungo il percorso, sono state le curve vere e “impegnative”, ma il Torres Hev ha trasferito comunque sensazioni positive.
È stabile e composto su strada, dispone di un generoso equipaggiamento di sistemi di sicurezza e assistenza alla guida e, almeno al primo impatto, è anche maneggevole, oltre che ben insonorizzato. Per rendere la guida ancora più razionale, soprattutto nei tratti con molti arresti e ripartenze, il conducente può amministrare la rigenerazione dell’energia in frenata (tre livelli) grazie alle leve al volante. Come il “cugino” KGM Torres EVT è distribuito in Italia da Atflow – una controllata di Autotorino – il KGM Torres Hev si può già avere.
Tre gli allestimenti previsti, tutti Euro 6e: Style (l’entry level da 34.990 euro, chiavi in mano), K-Line e Black Edition, ossia le due varianti alto di gamma da 37.990 e 39.940 euro. La garanzia è di 5 anni o 100.000 km e 8 anni o 160.000 km su componenti ad alta tensione. L’assistenza stradale per 5 anni è inclusa. Quella che non è ancora stata resa nota è l’entità dell’incentivo, che potrebbe ridurre di qualche migliaio di euro il prezzo.

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