
A vent’anni dal debutto della quarta e ultima generazione potrebbe rinascere il mito della Mitsubishi Pajero. Le indiscrezioni arrivano direttamente dal Giappone, rilanciate in Italia dall’Ansa.
Secondo quanto anticipa l’emittente pubblica Nhk, la Casa prevede di lanciare una nuova versione della Pajero entro dicembre 2026.
L’erede dell’iconica fuoristrada sarà prodotta in Thailandia e importata nel Paese del Sol Levante, ma si spera anche in altri Paesi. La Pajero (che deriva il nome dal Leopardus Pajeros o Gatto delle Pampas) arriva sul mercato nel maggio 1982, dopo la presentazione al Salone di Tokyo dell’anno precedente, nelle versioni a 3 porte e a 5 porte. Robusta, con pochi fronzoli e una vocazione fuoristradistica arricchita dai motori turbodiesel, delle sospensioni anteriori indipendenti e del servosterzo, diventa subito una protagonista dell’off-road.
Nel 1991 viene dotata del sistema di trazione integrale Super Select 4WD, che permette al guidatore di scegliere fra la trazione posteriore, quella integrale, quella integrale con blocco del differenziale centrale e quella integrale con marce ridotte. La fama della Pajero si consolida tra gli amanti dell’off-road e non. Alla fine, e dopo quattro generazioni, (più la versione Pinin, affidata alla Pininfarina) ne verranno prodotti 3,3 milioni di esemplari fino all’uscita di scena del 2019 a causa del calo della domanda e delle difficoltà finanziarie della Casa.

Il ritorno della Pajero potrebbe consentire a Mitsubishi di riconquistare i favori della clientela sfruttando l’appeal di questo storico fuoristrada vincitore per 12 volte della Dakar. La Casa prevede infatti che le misure tariffarie introdotte dall’amministrazione Trump ridurranno l’utile operativo per l’anno fiscale in corso di 42 miliardi di yen, pari a circa 240 milioni di euro, nonostante la riduzione dell’aliquota al 15% sule importazioni negli Stati Uniti, come recentemente deciso nel corso delle negoziazioni tra Tokyo e Washington.
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