
Maserati: il rilancio passa dai grandi ritorni?
Articolo in sintesi
Il Salone IAA si conferma un osservatorio privilegiato per leggere in anticipo le tendenze dell’industria automobilistica. Dopo le dichiarazioni del Ceo di Stellantis Antonio Filosa, che ha richiamato l’Europa a una maggiore flessibilità per quanto riguarda il ban termico del 2035, anche Jean-Philippe Imparato ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni.
A tenere banco è, ancora una volta, il futuro della Maserati. Jean-Philippe Imparato, responsabile della divisione Enlarged Europe & European Brands di Stellantis, che ha anche assunto la supervisione diretta sul Tridente, ha dichiarato che il destino del marchio modenese è stato al centro di numerose riflessioni strategiche, che anticipano un possibile rilancio nei prossimi mesi.
Un rilancio che, come riportato da Bloomberg, potrebbe coincidere con un ritorno al passato. Ciò significa che i vertici Stellantis stanno valutando il ritorno di alcuni modelli Maserati.
Oggi il Tridente si trova in una fase di profonda revisione. La gamma si è drasticamente assottigliata dopo l’uscita di scena della berlina Quattroporte, del suv Levante e della Ghibli, tutti interrotti dopo il model year 2024. Anche la supercar elettrica MC20 Folgore è stata ufficialmente cancellata. Una scelta drastica che ha generato interrogativi sul futuro del brand, soprattutto a fronte di risultati commerciali modesti rispetto alla concorrenza.

Stellantis alcuni mesi fa ha incaricato la società McKinsey & Co. di redigere un nuovo piano strategico per Maserati e Alfa Romeo. L’obiettivo è chiaro: delineare un futuro sostenibile e redditizio per i due marchi italiani. Il nuovo piano industriale, ha confermato Imparato durante una tavola rotonda all’IAA, sarà presentato entro la prima metà del 2026.
“Stiamo lavorando intensamente a questo piano”, ha dichiarato. “Dobbiamo dimostrare che Maserati può ritagliarsi uno spazio redditizio nel panorama del lusso globale”.
Il riposizionamento di Maserati si inserisce in un più ampio cambiamento di governance interna al gruppo Stellantis. Secondo Imparato, la nuova strategia prevede una gestione meno centralizzata e una maggiore autonomia ai brand del gruppo. Una visione condivisa anche dal Ceo Antonio Filosa, che ha recentemente sottolineato la necessità di “dare più potere ai marchi”, in discontinuità rispetto all’era Tavares.
“Ho un livello di concorrenza molto basso tra i marchi”, ha spiegato Imparato. “Opel è perfetta per il Nord Europa, Citroën per Francia e Spagna. Vogliamo che ogni brand rimanga nella propria corsia”.
Un lavoro accurato viene svolto per evitare sovrapposizioni e definire ruoli chiari: “Stiamo monitorando costantemente la sovrapposizione tra i marchi. Voglio dare loro spazio per fare le loro cose”.
Sul fronte delle alimentazioni, Stellantis mostra maggiore realismo rispetto ai vincoli imposti dall’Unione Europea. Imparato si unisce al coro di chi, come Mercedes e Schaeffler, chiede a Bruxelles una revisione della roadmap climatica. “Raggiungere gli obiettivi di CO₂ per il 2030 e il 2035 non è più realistico nel mondo di oggi”, ha dichiarato.
Segnali positivi per il mercato dell'auto europeo nel novembre 2025. Le nuove targhe sono state 887.491, in crescita del 2,1% rispetto all'anno scorso. Bene elettriche e plug-in, mentre soffrono benzina...
Noleggio a lungo termine: i 10 consigli per scegliere bene. Dall’anticipo al canone, dai servizi alla restituzione dell’auto