
Testo di Maurizio Bertera
Non è una battuta: con la nuova GLC elettrica, Mercedes-Benz ha messo ordine in casa. Da oggi la gamma a batteria viene assimilata a quella termica perché la vettura protagonista dell’IAA Mobility va ad affiancare quella con i motori termici sul mercato dal 2022. A parte il nome in comune, però, i due modelli saranno diversi in tutto e per tutto. E anche la piattaforma è tutta nuova: qui debutta l’architettura MB.EA, su cui queste ultime saranno sviluppate. Un nuovo “frame” che ha consentito un autentico salto di qualità in termini di software, con il lancio del sistema operativo MB.OS, basato su chip capaci di 254 trilioni di operazioni al secondo e di integrare e gestire senza soluzione di continuità l’intelligenza artificiale di Google (per la navigazione) e Microsoft.

Lunga 4,84 m e caratterizzata da un passo di ben 2,97 m, la GLC elettrica è più grande di 12 centimetri nella prima misura e di 8 nell’interasse. La vettura colpisce per il cofano lungo e il frontale molto verticale. E poi ci sono gli stilemi: qui compaiono per la prima volta la griglia che caratterizzerà tutte le elettriche di alta gamma dei prossimi anni, con i suoi 942 punti luminosi (e le animazioni relative) e un posteriore audace, attraversato da una fascia in nero lucido che racchiude i quattro gruppi ottici a forma di stella, riecheggianti in qualche modo la formulazione della recente AMG GT XX.

Gli interni segnano uno stacco ancora più forte tra termica ed elettrica. Merito dell’ultima versione dello scenografico Mbux Hyperscreen che combina tre display separati sotto un’ampia superficie di vetro: un quadro strumenti da 10,3 pollici, un display centrale da 14 e un display passeggero sempre da 14.

Si tratta dello schermo più grande mai proposto su una Mercedes-Benz: in più è stato brevettato un sistema che modifica l’intensità dell’illuminazione in maniera dinamica, ampliando le possibilità di personalizzazione e migliorando ulteriormente la sicurezza. Davanti al guidatore è proiettata la strumentazione, mentre al centro sono sempre visibili i comandi touch per climatizzazione e funzioni secondarie.
Lo spazio non manca anche per il bagagliaio che offre 570 litri in configurazione base e si espande a 1.740 litri con lo schienale ribaltato. Altri 128 litri sono disponibili nel frunk anteriore.

L’introduzione della nuova architettura ha permesso anche di compiere un passo in avanti sul fronte dell’impianto elettrico di bordo: la GLC può essere caricata a 800 volt, con il risultato di recuperare in soli 10 minuti un’autonomia pari a 303 km per la sua batteria da 94 kWh. A proposito di autonomia: il modello di lancio (la GLC 400 4Matic, che arriverà in Italia nel primo semestre del 2026) è omologata per un totale di 713 km sul ciclo Wltp, grazie a un consumo dichiarato di 14,9-18,8 kWh.

Tra le tante e sofisticate soluzioni tecniche, spicca il sistema frenante One-Box che fornisce una sensibilità costante e sicura del pedale del freno sia che la frenata avvenga attraverso il recupero di energia sia per attrito convenzionale. Nell’equipaggiamento si nota il grande tetto panoramico elettrocromico Sky Control, che può essere oscurato a segmenti separati ed è impreziosito dalla presenza di 162 stelle. A proposito di stelline, nel mare di optional sfiziosi: ci ha colpito la possibilità di avere una versione illuminata della griglia, con 942 punti a led retroilluminati che può anche essere animata.

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