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Joachim Post (Bmw): “Nei motori termici niente idrogeno, ma carburanti bio o sintetici”

di Redazione - 05/09/2025

Testo di Mattia Eccheli

Non solo per il Ceo del gruppo Bmw Oliver Zipse, ma anche per Joachim Post, nuovo numero uno della Ricerca & Sviluppo, la presentazione della iX3, il primo modello sviluppato sulla nuova piattaforma Neue Klasse, ha rappresentato un “momento magico”: “È stato un giorno speciale”, dice. “Non è solo una macchina – aggiunge – ma un universo tecnologico per l’intera gamma. Siamo entrati in una nuova era”.

Un’era elettrica, perché l’architettura è nata per quello, anche se dei 40 modelli annunciati entro la fine del 2027 alcuni saranno ancora a combustione e quelli sviluppati esclusivamente sulla inedita piattaforma saranno sei, almeno nel biennio. Quanti saranno in assoluto è “ancora presto per dirlo”, sintetizza Post. “Gli ingegneri – sottolinea – hanno reiventato ogni componente della macchina. Abbiamo portato l’esperienza di guida e a bordo su un altro livello: non abbiamo mai costruito un’auto così”.

Post, ad esempio, racconta di come Bmw abbia fatto sedere a bordo alcuni giornalisti: dopo averli bendati ha chiesto loro di dire quando la vettura fossa ferma: “Non sono stati in grado di distinguere la differenza”, sorride evidenziando un comfort praticamente sconosciuto finora. Anche perché con la guida autonoma di livello 2+, sarà già possibile viaggiare in autostrada fino ai 130 orari togliendo le mani dal volante, anche se non gli occhi dalla carreggiata.

“Dazi? Il libero commercio globale la soluzione migliore”

L’efficienza è stata esaltata con un recupero dell’energia amplificato per rigenerare quanto più possibile e mettere nella mani dei futuri clienti una macchina capace di percorrere oltre 800 chilometri. Ossia l’autonomia di un modello a gasolio. Bmw ha scelto di tenersi le mani libere: “Riteniamo che sia il cliente a dover scegliere la tecnologia che preferisce – prosegue Post – La flessibilità è fondamentale. In questa visione l’idrogeno è strategico per la decarbonizzazione, perché riteniamo che l’elettrico debba avere anche un’alternativa in futuro”.

La casa dell’Elica insiste tuttavia sulla tecnologia a celle a combustibile e la iX5 hydrogen dovrebbe debuttare nel 2028. I modelli più grandi e pesanti sono quelli che meglio si adattano alle caratteristiche del sistema. “Per i motori a combustione – puntualizza Post – non pensiamo all’idrogeno, ma a carburanti sintetici e bio”.

Circa i dazi, pur non avendo responsabilità diretta sul tema, il manager (che prima di assumere il nuovo incarico si occupava di acquisti e dei fornitori) osserva che “naturalmente il libero commercio a livello globale sarebbe la cosa migliore, ma noi ragioniamo regione per regione per continuare ad essere flessibili”. Le vendite della nuova iX3 dovrebbero scattare già la prossima estate negli Stati Uniti, nazione della quale Bmw è il primo esportatore di auto come controvalore: “Ma prima c’è l’Europa, dove il mercato elettrico ‘tira’ di più”, conclude.

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