
Arriva sulle strade italiane il “sorpassometro”, una telecamera che promette di ridurre drasticamente i sorpassi pericolosi, tra le principali cause di incidenti frontali. Scopriamo insieme come funziona, chi può richiederlo, dove non è consentito sorpassare, le multe previste e come contestare una sanzione.
Il sorpassometro, ufficialmente denominato SV3, è un innovativo sistema di controllo stradale approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A differenza dell’autovelox, non misura la velocità, ma si concentra esclusivamente sul rilevamento dei sorpassi non consentiti. Può essere richiesto dai Comuni e installato soltanto previa autorizzazione del Prefetto, con priorità ai tratti più a rischio come curve, dossi e rettilinei con scarsa visibilità.
Il funzionamento combina sensori elettromagnetici collocati sotto l’asfalto con telecamere di monitoraggio ad alta definizione poste in punti strategici. I sensori rilevano il passaggio del veicolo sulla corsia opposta, mentre le telecamere registrano un filmato di circa 15 secondi che documenta l’intera manovra. Il materiale raccolto viene poi inviato alla Polizia Locale, che ha il compito di validare l’infrazione prima che venga emessa la sanzione. Questa verifica manuale rappresenta una garanzia contro eventuali errori e assicura maggiore trasparenza nel procedimento.
Il primo sorpassometro SV3 è già operativo in Calabria, lungo la SS18 ad Acquappesa (Cosenza), una strada nota per i sorpassi azzardati e per i frequenti incidenti. L’impianto è entrato in funzione il 4 agosto 2025, offrendo prove video “chiare e inconfutabili” per l’accertamento delle violazioni
Il sorpasso è vietato in tutte le situazioni in cui la manovra può mettere in pericolo la circolazione. L’articolo 148 del Codice della Strada stabilisce che non è consentito superare in presenza di linea continua, in curva, sui dossi, agli incroci o quando la segnaletica orizzontale indica il divieto. Anche in condizioni di visibilità ridotta, come in presenza di nebbia o scarsa illuminazione, il sorpasso non è permesso. È proprio in questi scenari che il sorpassometro interviene, registrando con precisione le violazioni.
Le multe variano in base alla gravità della violazione e al tipo di strada:
Chi riceve una multa tramite sorpassometro ha il diritto di verificare la regolarità dell’impianto, controllando la presenza di omologazioni, autorizzazioni prefettizie e della corretta segnaletica di avviso. In caso di contestazione, il ricorso può essere presentato entro 30 giorni al Giudice di Pace o 60 giorni al Prefetto.
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