
Testo di Maurizio Bertera
L’Italia ha voltato pagina sulla sicurezza stradale: con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo, è diventato operativo l’obbligo di installazione dell’Alcolock per chi ha riportato una condanna per guida in stato di ebbrezza. Si tratta di un dispositivo elettronico che impedisce l’avviamento del veicolo se il conducente ha un tasso alcolemico superiore allo zero. Una stretta senza precedenti, che arriva proprio nei giorni del grande esodo estivo, quando traffico e rischi si moltiplicano. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblicherà a breve l’elenco degli installatori autorizzati e dei veicoli compatibili con l’Alcolock. Il sistema funziona come un etilometro integrato nell’auto: il guidatore, prima di avviare il motore, deve soffiare nel dispositivo e solo in presenza di un livello di alcol pari a zero il veicolo si avvia.
L’obbligo scatta al termine del periodo di sospensione della patente e durerà due anni per chi è stato sorpreso con un tasso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, e tre anni per chi ha superato la soglia di 1,5. Il costo dell’installazione – tra i 1.500 e i 2.000 euro – sarà a carico dell’automobilista sanzionato. E non si tratta solo di auto private: l’obbligo si estende a tutti i mezzi utilizzati dal conducente, inclusi autobus e autocarri. Il dispositivo dovrà essere tarato annualmente. Una misura che punta non solo a reprimere, ma anche a rieducare. Ma attenzione ai “furbetti”: chi tenterà di aggirare il sistema facendo soffiare altri al proprio posto o manometterà il dispositivo incorrerà in sanzioni salate, che superano i 600 euro e possono comportare nuove sanzioni sulla patente.
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