
Due suv grandi di segmento D, diesel, con trazione integrale e cambio automatico, pensati per macinare chilometri in totale relax. Sono le compagne ideali per chi fa tanta strada, soprattutto nel contesto delle flotte aziendali, che rappresentano la fetta più importante del mercato in questo segmento. In questa nuova puntata de “L’A sfida” mettiamo a confronto due protagoniste della categoria: Alfa Romeo Stelvio Q4 e Audi Q5 40 TDI quattro.

La prima è prossima al passaggio di testimone: una nuova generazione basata sulla piattaforma STLA Large è attesa entro fine anno (salvo ritardi, leggi QUI). La seconda è invece appena arrivata: la Q5 (la prima generazione è stata lanciata nel 2008) è l’Audi più venduta al mondo e ora torna in veste completamente nuova, dentro e fuori.

Stelvio è un progetto del 2016, ma la linea è ancora attuale. Il leggero restyling del 2022 ha introdotto fari full led a matrice (finalmente, al posto degli xeno), un aggiornamento del sistema infotainment e uno sterzo meno diretto, pensato per una guida più fluida anche per i meno esperti.

Audi Q5, con il suo debutto nel 2025, porta in dote il nuovo linguaggio stilistico della Casa, già visto sulla A5: linee tese, fari sottili con tecnologia oled, e una mascherina anteriore importante. Un look più slanciato, elegante e moderno, che alza l’asticella del segmento.
| Modello | 📏 Lunghezza (m) | 📐 Larghezza (m) | 📏 Altezza (m) | 🧳 Bagagliaio (l) | 📝 Note |
|---|---|---|---|---|---|
| Alfa Romeo Stelvio Q4 | 4,68 | 1,90 | 1,67 | 480 | 1600 litri di capacità totale |
| Audi Q5 quattro TDI | 4,72 | 1,90 | 1,65 | 520 | 1473 litri di capacità totale |
All’interno, Stelvio punta su uno stile classico e al contempo sportivo, con molti comandi fisici. Lo schermo centrale da 8,8 pollici è incassato nella plancia e gestibile tramite rotore fisico sul tunnel. I sedili, in similpelle, sono ben sagomati e con fianchetti contenitivi. Climatizzatore e comandi secondari sono ancora fisici. Dietro, lo spazio è buono, ma non eccezionale.

Audi con questa nuova generazione alza il livello tecnologico: la plancia è dominata da tre schermi – strumentazione digitale, schermo oled centrale curvo e un terzo per il passeggero. L’ambiente è scenografico, ma l’eccesso di comandi touch e materiali non sempre all’altezza (plastica rigida nelle portiere, vani non rivestiti) tolgono un po’ di quel premium che ci si aspetta a questi livelli.

Sotto il cofano dell’Alfa Romeo Stelvio batte il conosciuto 2.2 turbodiesel da 2.143 cc e 210 cavalli, con una coppia generosa di 470 Nm già disponibile a 1.750 giri. È un motore non più di primo pelo, privo di qualsiasi forma di elettrificazione, ma capace di garantire ancora prestazioni brillanti grazie al peso contenuto della vettura: la Stelvio si ferma a 1.745 kg, ben più leggera della rivale tedesca. Ne derivano uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,6 secondi e consumi medi dichiarati di 6,1 l/100 km.

Audi risponde con un’unità più moderna: un 2.0 TDI da 204 cavalli con sistema mild hybrid a 48V, denominato MHEV plus. Integra un powertrain generator con una batteria da 1,7 kWh che, nelle manovre, in rilascio o a bassa velocità, può muovere temporaneamente l’auto in modalità puramente elettrica. La coppia massima è di 400 Nm e lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in 7,4 secondi. Il consumo combinato dichiarato è di 6,1 l/100 km, ma nella guida reale la massa elevata – ben 2.030 kg – tende a penalizzarlo, annullando in parte i benefici della componente elettrificata.

Nonostante l’assenza di ibridazione, la Stelvio riesce a restare competitiva grazie alla piattaforma Giorgio, ai numerosi componenti in alluminio e all’albero di trasmissione in fibra di carbonio, una soluzione unica nel segmento che abbatte le masse rotanti e migliora la reattività del powertrain.
L’allestimento Veloce della Stelvio è quello che meglio esprime il carattere dinamico del suv italiano. Include cerchi in lega da 20”, vetri posteriori oscurati, cornici nere lucide per i cristalli, pinze freno rosse, barra duomi e differenziale autobloccante. L’ambiente interno è rifinito con sedili sportivi con inserti in pelle, riscaldati, regolabili elettricamente a 6 vie, con memoria lato guida e regolazione lombare. Anche il volante è riscaldato.

Il pacchetto Premium è di serie, mentre abbiamo aggiunto il Pack Techno, dal valore di 1.500 euro, che porta in dote l’Intelligent Speed Control, l’antifurto perimetrale e volumetrico e l’Active Driving Assist, utile per mantenere l’auto al centro della corsia e a velocità costante nei tratti autostradali.
Anche l’Audi Q5 in versione S Line adotta una caratterizzazione sportiva, ma più sobria e raffinata. I paraurti sono specifici, così come la griglia Singleframe in nero phantom e gli inserti antracite opaco. I cerchi sono sempre da 20 pollici e al posteriore troviamo elementi in look cromato e griglia a nido d’ape nera. All’interno, i sedili sono sportivi in tessuto, con supporto lombare a 4 vie e regolazioni elettriche anteriori. Di serie anche le telecamere perimetrali in alta definizione (sulla Stelvio troviamo solo la telecamera posteriore per di più con una risoluzione sgranata), mentre il pacchetto infotainment include la navigazione e la compatibilità wireless con Apple CarPlay e Android Auto, così come sulla Stelvio.

Audi Q5 40 TDI quattro S Line: 74.100 €
Alfa Romeo Stelvio Q4 210 cv Veloce: 67.800 €
La differenza di circa 6.300 euro a favore della Stelvio è significativa, soprattutto considerando la dotazione di serie più ricca sul piano dinamico.
Alfa Romeo Stelvio resta la scelta per chi cerca un suv che si guida come una berlina sportiva: telaio leggero, motore generoso, comportamento dinamico esaltante. La tecnologia non è all’ultimo grido, ma l’esperienza di guida è da riferimento.
Mentre Audi Q5 è pensata per chi desidera comfort, tecnologia e innovazione: mild hybrid, infotainment avanzato e design moderno. Un suv sofisticato, completo e all’ultimo grido – anche se un po’ più distaccato dal piacere di guida.

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