Condividi con:

Volvo frena negli USA: i dazi spingono al taglio dei modelli

di Redazione - 18/07/2025

dettaglio del faro anteriore di una Volvo EX90 Excellence
Un dettaglio della Volvo EX90

Testo di Fabio Madaro

La stretta protezionista voluta dall’amministrazione Trump in materia di importazioni automobilistiche comincia a produrre le prime conseguenze visibili sul mercato americano. La protagonista questa volta è Volvo che, per bocca del Ceo Håkan Samuelsson, ha annunciato ufficialmente la sospensione della vendita di diversi modelli negli Stati Uniti, tra cui berline e station wagon, in risposta all’impatto crescente dei dazi imposti da Washington sulle auto di produzione estera.

Il marchio svedese controllato dal gruppo cinese Geely, come riporta sia Bloomberg sia la Reuters, ha deciso di ritirare progressivamente i modelli meno redditizi dal portafoglio americano, in particolare le varianti berlina e wagon, penalizzate da una domanda sempre più flebile rispetto alle Suv.

Margini sempre più sottili

Ma il vero nodo resta l’effetto dei dazi: per Volvo, come per altre case non statunitensi, l’aumento delle tariffe sulle importazioni riduce significativamente i profitti, rendendo non sostenibile la commercializzazione di un’intera gamma di veicoli.

Secondo le dichiarazioni rilasciate alla stampa, la strategia attuale punta a preservare la redditività, riducendo la presenza di modelli a basso margine e potenziando al contrario la produzione e la vendita di quelli più richiesti e più redditizi, come la Suv XC60. Quest’ultima verrà infatti integrata nella produzione statunitense, nello stabilimento Volvo di Charleston, South Carolina, già attivo per la più grande EX90.

D’altra parte non andrebbe nemmeno dimenticato che la EX90, suv full electric di punta della casa scandinava, sta incontrando a sua volta difficoltà non marginali. La produzione è partita con mesi di ritardo, tra ostacoli tecnologici e colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento. Ora, l’effetto cumulativo dei dazi europei sui componenti importati e delle politiche americane più restrittive rischia di complicare ulteriormente la redditivà dell’intero progetto industriale.

Passaporto per batterie, Volvo è la prima

Per la Volvo la sfida è doppia

Per Volvo, la sfida è duplice. Da un lato adattarsi rapidamente a un contesto commerciale internazionale sempre più frammentato e regolato da barriere doganali, dall’altro mantenere una presenza competitiva in un mercato cruciale come quello statunitense, dove la domanda si sta spostando in modo deciso verso Suv e crossover ibride plug-in.

L’equilibrio tra localizzazione produttiva e sostenibilità economica diventa quindi centrale. La scelta di spostare una parte della produzione della XC60 sul suolo americano non è solo una risposta ai dazi, ma anche un tentativo di consolidare la posizione del marchio su un segmento in crescita.

Una sfida anche per l’Europa

La mossa di Volvo potrebbe aprire la strada ad azioni simili da parte di altri costruttori europei o asiatici. Nel medio periodo, il mercato americano rischia di diventare meno vario e più polarizzato su veicoli prodotti localmente. A rimetterci è il consumatore, che ha una perdita in termini di concorrenza e scelta.

In parallelo, anche l’Europa si trova in una posizione scomoda. Le complicate relazioni commerciali con la Cina, unito all’effetto rimbalzo dei dazi americani, sta mettendo sotto pressione l’intera filiera Automotive, soprattutto per quanto riguarda la componentistica per i veicoli a batteria.

Volvo, nel frattempo, prova a navigare tra le difficoltà con una strategia pragmatica: meno modelli, più redditività. Ma il contesto globale impone riflessioni più ampie. La trasformazione del mercato auto non è più solo una questione di motori o alimentazione, ma anche (purtroppo) di geopolitica industriale.

Potrebbe interessarti

Noleggio

Noleggio a lungo termine: 10 consigli per fare un buon affare

Noleggio a lungo termine: i 10 consigli per scegliere bene. Dall’anticipo al canone, dai servizi alla restituzione dell’auto

di Redazione - 22/12/2025

Auto cinesi in Italia: la guida definitiva all’acquisto

Comprare auto cinesi conviene davvero? Oltre 50 auto tra cui scegliere. Abbiamo analizzato l'offerta di MG, BYD, Omoda e tutti gli altri brand del Dragone. Attenzione però ai falsi risparmi....

di Emiliano Ragoni - 22/12/2025

Podcast

in collaborazione con Aci Radio

Il Punto di Pierluigi Bonora

Il Direttore di ACI Radio Pierluigi Bonora fa il punto sul fatto più rilevante della giornata offrendo spunti di riflessione per una corretta informazione.

l'Automobile su Instagram