
La Fiat Panda e la 500 salveranno l’Automotive nostrano? L’industria dell’auto in Italia sta attraversando un periodo contingente. I dati della produzione industriale certificano uno stato di crisi quasi irreversibile con tutti gli stabilimenti che perdono costantemente auto, anno dopo anno. Come abbiamo visto in QUESTO articolo, nel primo semestre del 2025 in Italia sono state prodotte 221.885 unità tra autovetture e veicoli commerciali, con un calo del 26,9%. Le autovetture sono quelle che hanno registrato una flessione maggiore, con un –33,6% rispetto allo stesso periodo del precedente anno.
Secondo le proiezioni il 2025 si chiuderà a quota 400.000 unità complessive. Ma quanto è cambiata la produzione negli ultimi anni? Secondo il report di Fim-Cisl, nel 2017 in Italia venivano prodotte 1.035.454 unità tra auto e mezzi industriali, mentre nel 2024 la produzione si è fermata a 475.090, con un -36,8% rispetto al 2023. Tra l’aggiornamento del Piano Italia e il ritardo di importanti modelli come la nuova Alfa Romeo Stelvio, per vedere un cambio di rotta bisognerà aspettare il 2026.
Quindi, chi salverà l’industria dell’auto in Italia? Al momento a “tirare la carretta” ci pensa la sempreverde Fiat Panda, che da sola copre il 54% della produzione dell’auto in Italia. La “Pandina” verrà assemblata fino al 2030, per essere poi sostituita da una nuova generazione ingegnerizzata sulla piattaforma STLA Small.
Di seguito è possibile vedere com’è cambiata la produzione nello stabilimento di Pomigliano d’Arco dal 2017 al 2024.
A dare manforte alla Fiat Panda ci penserà la nuova Fiat 500 ibrida. La produzione che dovrebbe raggiungere 5.000 unità entro la fine del 2025 per arrivare a oltre 100.000 unità all’anno quando la salita produttiva sarà a regime.
Alla Fiat Panda e alla nuova Fiat 500 ibrida è legato buona parte del futuro dell’industria dell’auto nostrana. Due vetture “popolari”, pensate per un pubblico ampio e proposte con un prezzo di listino inferiore ai 20mila euro, che avranno il compito di garantire i volumi produttivi necessari a mantenere vivo il cuore pulsante dell’Automotive nazionale.
Nel grafico sotto si può notare la flessione dell’impianto di Mirafiori. Una fabbrica simbolo dell’Automotive italiano ma che negli ultimi anni ha dovuto far fronte al grosso ridimensionamento di Maserati. Sono infatti usciti importanti modelli come Levante, Ghibli e Quattroporte, che non sono stati sostituiti. Alla nuova Fiat 500 ibrida il difficile compito di rigenerare Mirafiori.
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