Alla fine non hanno resistito, con buona pace dei puristi che forse speravano che la denominazione Gti rimanesse solo e soltanto a favore delle termiche. E questo nonostante a Wolfsburg abbiano già in cantiere le versioni Gtx rappresentative della sportività in formato elettrico. Così spazio alla nuova Volkswagen Id Gti Concept che apre nuove frontiere alla visione sportiva del gruppo tedesco. La vettura, che conserva la trazione anteriore come tutte le Gti di casa Volkswagen, prende forma dal modello Id.2, che nasce sulla piattaforma Meb Entry (quella appunto con trazione e motori anteriori). La nuova Gti è provvista di differenziale anteriore bloccabile.
Una premessa è da fare, l’acronimo di Gti non è più Gran Turismo Iniezione, dato che la “i” cede il posto al termine “Intelligenza”. Purtroppo non è stata svelata la potenza della nuova sportiva tedesca. L’unico dato da cui partire è quello della Id.2, ovvero 226 cavalli. E la batteria? Anche in questo, e francamente non se ne capisce la ragione, tutto rimane avvolto dal mistero. Se si prende nuovamente come riferimento la Id.2 non ci sono dati di cui disporre, perché anche in questo caso non si era fatto cenno, se non ai potenziali 450 km di autonomia.
Volkswagen, tornando alla Volkswagen Id Gti Concept, ha preferito informare il pubblico circa la dimensioni della nuova vettura: 4.104 mm è il dato rappresentativo della lunghezza, 1.840 della larghezza e 1.499 mm si riferisce invece all’altezza. Il passo è di 2.600 mm.
La caratterizzazione sportiva degli interni della Volkswagen Id Gti Concept, in cui a spiccare sono sedili e volante, ha però due elementi dell’era digitale a dare valore al nuovo corso sportivo: il Digital Cockpit da 10,9 pollici e il display touch da 12,9″ al centro della plancia. L’Id Gti Concept sfoggia inoltre un head-up display a tutto parabrezza.
I conducenti possono utilizzare il nuovo Gti Experience Control sulla console centrale (fatto come una pallina da Golf) per dare alla loro hot hatch elettrica una versione sintetizzata delle caratteristiche dello sterzo, del suono e del motore che si trovavano nelle hot hatch storiche come la Mk1 GTI del 1976 o la 16 valvole del 1986. Verranno anche inseriti alcuni “finti” passaggi di marcia.
Testo di Cesare Cappa
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