
Le tendenze del mercato parlano chiaro: negli ultimi anni in Europa c’è stata una vera esplosione di suv e crossover. Auto sempre più grandi, più ingombranti, più energivore e, soprattutto, più pericolose. A lanciare l’allarme è l’ETSC (European Transport Safety Council), che in una lettera firmata da oltre 30 organizzazioni attive nei settori della sicurezza stradale, della tutela ambientale e della pianificazione urbana, invita la Commissione europea a predisporre una proposta di legge per regolare le dimensioni delle autovetture entro il 2027.
L’invito dell’autorità preposta al controllo della sicurezza in Europa è chiaro: entro il 2035 devono essere fissati dei limiti alle dimensioni delle auto nuove e, nello specifico, delle limitazioni per quanto riguarda la larghezza e l’altezza del cofano. La lettera è stata pubblicata contestualmente alla diffusione del nuovo rapporto di Transport & Environment, che ha evidenziato come l’altezza media del cofano delle auto di nuova immatricolazione in Europa stia aumentando di mezzo centimetro all’anno.
Il report “Ever-higher: the dangerous rise of bonnet height, and the case to cap it”, elaborato dal Transport & Environment e la Clean Cities Campaign (QUI il documento completo), lancia un allarme documentato sull’aumento progressivo dell’altezza dei cofani delle automobili, un fenomeno che rappresenta una minaccia crescente alla sicurezza stradale, soprattutto per i pedoni e gli utenti vulnerabili.
Secondo i dati analizzati, l’altezza media del cofano nelle nuove auto vendute in Europa, Regno Unito e Norvegia è passata da 76,9 cm nel 2010 a 83,8 cm nel 2024, con un incremento medio annuo di 0,5 cm.
Senza interventi legislativi, si stima che l’altezza media del cofano possa raggiungere i 92 cm entro il 2040. Tale tendenza è strettamente correlata al boom delle vendite di suv, passate da un’incidenza dell’11,5% nel 2010 al 55,5% nel 2024.
L’Italia è il Paese dove l’altezza media dei cofani ha superato la media europea, raggiungendo gli 84,7 cm.

L’altezza dei cofani è tutt’altro che un dettaglio estetico. Secondo i dati degli incidenti in Belgio, i veicoli più alti colpiscono i pedoni in zone vitali del corpo, come il torace o l’addome, aumentando il rischio di morte del 27% per ogni 10 cm di incremento.
Al contrario, una vettura con un cofano basso urta una persona adulta sulle gambe e non nella zona del corpo dove sono presenti gli organi vitali.
Inoltre, le vetture più alte compromettono gravemente la visibilità. Test condotti su pick-up e suv come Ram TRX (ha un cofano di 130 cm) e Land Rover Defender dimostrano che un guidatore di statura media non riesca a vedere bambini fino a 9 anni in piedi davanti al veicolo. L’effetto è aggravato nei contesti urbani, dove avviene il 69% dei decessi di pedoni.

Le auto elettriche, pur non essendo esenti dalla tendenza XXL, registrano in media cofani più bassi (81,5 cm). Questo perché una struttura più bassa sulle EV contribuisce a una maggiore efficienza energetica e quindi a un’autonomia superiore.
Il rapporto propone un tetto massimo di 85 cm per i cofani delle vetture di nuova immatricolazione a partire dal 2035, misura che tutelerebbe il 95% delle donne adulte e garantirebbe maggiore sicurezza anche per i bambini.
Tra le raccomandazioni, anche l’inclusione dell’altezza del cofano nel certificato di immatricolazione dal 2030, l’adozione di un test di visibilità dei bambini nei protocolli Euro NCAP, e la necessità che le città europee rendano tariffe di parcheggio e tassazione proporzionali alla massa e alla dimensione dei veicoli. Il documento evidenzia che una regolamentazione non solo migliorerebbe la sicurezza stradale, ma favorirebbe anche la transizione verso una mobilità più sostenibile.
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