
In occasione dell’annuncio della partnership con Luna Rossa, Santo Ficili, Ceo dell’Alfa Romeo e della Maserati, ha confermato il ritardo delle nuove generazioni di Stelvio e Giulia che, presumibilmente, non arriveranno prima del 2027. L’apicale del Biscione, intervenuto durante l’evento online, ha dichiarato che per avere notizie certe sul futuro del Biscione bisognerà aspettare l’insediamento del nuovo ceo di Stellantis, Antonio Filosa, che assumerà il suo ruolo all’interno del Gruppo a partire dal prossimo 23 giugno.
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In attesa del nuovo piano industriale l’Alfa Romeo si “consolerà” con le versioni speciali di Giulia e Stelvio, modelli che rimarranno sul mercato per ancora diversi mesi (anni), oltre che con la Junior, che sta andando piuttosto bene con 40.000 ordini raccolti. Per vedere la nuova generazione della Stelvio bisognerà infatti aspettare ancora diversi mesi. Il motivo lo ha ribadito lo stesso Ceo Santo Ficili, il quale ha spiegato che “per adattare il piano industriale ai cambiamenti in atto sul mercato” c’è bisogno di tempo.
Tradotto: gli ingegneri Stellantis hanno incontrando più di qualche difficoltà per “adattare” la piattaforma STLA Large ai powertrain ibridi plug-in. L’ostacolo tecnico riguarderebbe l’unità termica da utilizzare all’interno del sistema ibrido plug-in. Guardando nella gamma motori Stellantis, togliendo il 6 cilindri 3.0 turbo Hurricane impiegato per la Dodge Charger (è ingegnerizzata sulla stessa piattaforma) ed eventualmente destinato alle varianti prestazionali, l’unica possibilità per versioni fruibili in Europa è quella di utilizzare il 2 litri 4 cilindri.
Quest’ultimo, tuttavia, affinché possa essere utilizzato all’interno del pianale STLA Large, necessita di un lavoro di adattamento. Questa sarebbe la ragione principale del ritardo.
L’AD di Alfa ha confermato anche la nuova generazione della berlina Giulia, che a questo punto non arriverà prima della fine del 2027.
Imparato, il 7 marzo 2024, quando ricopriva il ruolo di ceo di Alfa Romeo, aveva annunciato la presentazione della nuova generazione di Stelvio a ottobre 2025, con la Giulia prevista nel marzo 2026. Entrambi i modelli ingegnerizzati su STLA Large, con produzione a Cassino. Tempistiche che chiaramente non sono state rispettate.

Come abbiamo detto in QUESTO articolo, il ritardo della Stelvio preoccupa i sindacati. Il segretario generale della Cisl Lazio, Enrico Coppotelli, ha lanciato un allarme riguardo alla situazione dello stabilimento di Cassino. Ha sottolineato l’urgenza di avviare la produzione della nuova generazione di Stelvio, ribadendo che i lavoratori non possono continuare a vivere in cassa integrazione.
Il segretario provinciale dei metalmeccanici Cisl, Mirko Marsella, ha confermato che le linee produttive sono pronte, ma che il veicolo non lo è. Inizialmente previsto solo in versione elettrica e, successivamente, anche nella variante ibrida, Stellantis ha deciso di cambiare strategia invertendo l’ordine, in seguito alla constatazione che il mercato europeo premia quasi esclusivamente l’ibrido.
Marsella ha inoltre dichiarato che l’obiettivo per lo stabilimento è di riuscire a tenere duro fino a giugno, data in cui è attesa una possibile svolta con l’insediamento del nuovo amministratore delegato di Stellantis. Il contesto resta incerto e preoccupante, ha affermato, esprimendo il timore che la situazione possa ulteriormente peggiorare nei prossimi mesi.
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