
Testo di Maurizio Bertera
L’idea è quella di rappresentare un’alternativa meno costosa e soprattutto non invasiva rispetto alle classiche colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Nel 2022, Rheinmetall – gruppo tecnologico tedesco con sede a Dusseldorf – pensò a un sistema di ricarica attraverso piccole e poco impattanti “prese” a lato di tutte le strade, sui marciapiede, collegate alla rete elettrica tramite cordoli fittizi.
Il nuovo caricabatterie – chiamato Curb Charger – integra l’elettronica di ricarica nel marciapiede stesso, quindi si fonde in modo organico al paesaggio urbano, è più protetto dagli atti vandalici e lascia maggiore spazio ai pedoni. Inoltre, è facile da adattare a marciapiedi di qualsiasi dimensione. Così i veicoli possono essere caricati direttamente parcheggiando a brevissima distanza, senza dover stendere un lungo cavo, con una potenza in corrente alternata fino a 22 kW.
La sperimentazione è iniziata nell’aprile del 2024, a Colonia, e dopo un anno ha dato i risultati sperati: oltre 2.800 cicli di ricarica per un totale di più di 50 MWh di energia, pari a una media di circa 19 kWh per ciclo, che corrisponde a un’autonomia di circa 120 Km.
Grazie alla facilità di utilizzo e di manutenzione del Curb Charger, il tempo di attività dei quattro moduli installati è stato di oltre il 99%, il che ne testimonia il buon funzionamento in tutte le condizioni meteo. Aspetto fondamentale, essendo il Curb Charger montato in posizione molto bassa rispetto al suolo. E infatti la Rheinmetall afferma che i componenti elettronici incapsulati nel modulo (che pesa 80 kg ed è in acciaio inossidabile e alluminio) possono resistere immersi in acqua ad almeno 1 metro di profondità e per almeno 30 minuti. Per non avere problemi, il sistema è dotato di scarichi integrati per garantire un’alimentazione elettrica costante anche durante un acquazzone e dispone di un sistema di sicurezza che interrompe l’alimentazione in caso di allagamento.
Anche la manutenzione del Curb Charger è semplice e a bassi costi operativi. Se un’unità dovesse avere problemi, può essere semplicemente sostituita con una nuova grazie a un sistema di sgancio rapido, che separa l’involucro metallico dal modulo elettronico. Oltre alla prova sul campo, 100 utenti hanno condiviso le loro esperienze tramite un questionario, con una media di 4,38 punti totali su 5 possibili: gli utenti hanno particolarmente apprezzato la possibilità di avere un’opzione di ricarica facilmente utilizzabile.
Dopo la positiva sperimentazione, Rheinmetall si è detta pronta a produrre i Curb Charger in serie. Rispetto alle soluzioni di ricarica tradizionale, l’azienda tedesca assicura che il caricabatteria da marciapiede offre costi di installazione e manutenzione ridotti: il modulo sarebbe installabile in pochi minuti anche su marciapiedi già esistenti. Si vedrà, in tempi non rapidi ma fattibili.
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