
È bene richiedere sempre il libretto dei tagliandi, il certificato cronologico del PRA e, se possibile, una visura telematica del veicolo. Se l’auto proviene da un paese UE, è opportuno accertarsi che la documentazione sia completa e in regola con le normative italiane. Attenzione anche alle pratiche scorrette di “chilometraggio scalato”, ancora diffuse nel mercato parallelo.
Una buona soluzione è quella di rivolgersi a delle società specializzate in grado di effettuare una visura storica del veicolo (chilometri verificati, passaggi di proprietà, manutenzione, eventuali blocchi fiscali). Carfax offre questa tipologia di servizi.
Per controllare i richiami ufficiali da parte del costruttore è sufficiente collegarsi a questo sito dell’UNRAE. Una volta scelto il modello è sufficiente inserire il numero del telaio. Quest’ultimo, contrassegnato con il VIN, è un codice univoco di 17 caratteri che identifica un veicolo ed è reperibile sul libretto di circolazione dell’auto, sul parabrezza o sulla portiera anteriore, lato passeggero.
Preferire, se possibile, sempre dealer affidabili e ufficialmente registrati. Chiedere se l’auto è coperta da programmi come “usato garantito”, oggi sempre più diffusa anche tra i grandi gruppi.
Nel mercato dell’usato, le auto benzina o mild hybrid sono le più richieste, e quindi le più facilmente rivendibili.
Acquistando un’auto usata da un rivenditore, la durata della garanzia legale è solitamente di 24 mesi, ma è possibile che venga ridotta a 12 mesi in seguito ad un accordo tra le parti. Per questo motivo è fondamentale leggere attentamente il contratto di acquisto prima di firmarlo, verificando che non siano presenti clausole che limitino la durata della garanzia a 12 mesi.
Nel caso di un’auto usata acquistata da un privato, la garanzia legale di conformità non è obbligatoria, a meno che non sia coinvolto un mediatore nella transazione. Tuttavia, si applica comunque la garanzia per vizi, che copre eventuali difetti che impediscono l’utilizzo dell’auto per lo scopo previsto o ne riducono il valore.
Ad esempio, rientrano in questa categoria le auto con chilometraggio alterato. In questi casi, l’acquirente ha il diritto di richiedere la risoluzione del contratto di vendita o una riduzione del prezzo in base alla gravità del difetto. Se si sceglie di risolvere il contratto, l’acquirente dovrà restituire l’auto al venditore, che sarà tenuto a rimborsare il prezzo pagato.
La garanzia per vizi ha una durata di 12 mesi a partire dalla consegna del bene e l’acquirente deve denunciare il difetto al venditore entro 8 giorni dalla sua scoperta per poter far valere i propri diritti. È importante sottolineare che il responsabile nei confronti del consumatore in caso di difetti di conformità del veicolo è il venditore, non il produttore.
Oltre alla garanzia legale, i venditori possono offrire anche una garanzia commerciale (detta anche garanzia convenzionale), a pagamento o gratuita, che si va ad aggiungere a quella legale. La durata e le coperture specifiche di questa garanzia variano a discrezione del venditore, che è tenuto a rispettare le condizioni pubblicizzate.
In genere, i produttori offrono garanzie commerciali della durata di 3 o 5 anni, ma alcuni possono arrivare a coprire il veicolo anche per 7 anni. Tuttavia, è importante leggere attentamente le clausole della garanzia commerciale, poiché in molti casi le coperture diminuiscono con il passare del tempo.
In caso di controversie con il venditore, è utile sapere che, se un difetto si manifesta entro i primi sei mesi dall’acquisto, si presume che il problema fosse già presente al momento della vendita. Sarà quindi responsabilità del venditore dimostrare il contrario. L’acquirente, dal canto suo, ha a disposizione due mesi di tempo a partire dalla scoperta del difetto per segnalarlo al venditore tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, fornendo una descrizione dettagliata del problema. In queste situazioni, può essere utile farsi assistere da un legale.
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