Auto: ogni italiano ne possiede quasi una e mezza, il paradosso della Valle d’Aosta

Nell’Unione Europea c’è in media un’auto ogni due abitanti. Nella Valle d’Aosta, al contrario, ogni abitante ha due auto. E c’è di più. Molto di più. L’Italia è nel suo complesso il Paese con il maggior numero di automobili pro capite: circa 700 ogni 1.000 abitanti (vedere il grafico qui sott0). E questi, molto a spanne, significa che ognuno di noi possiede figurativamente quasi un’auto e mezza. Allargando il campo geopolitico su dati del 2023, c’è un solo posto dove Eurostat, l’istituto europeo di statistica, registra una concentrazione maggiore: il Lichtenstein, cioè uno Stato lillipuziano esteso per 160, 5 chilometri quadrati (8 volte più piccolo del comune di Roma).

L’analisi di Eurostat si concentra anche e principalmente sulla densità di automobili per singola regione. E qui arrivano altre soprese con qualche conferma. Tra le dieci aree geografiche con più di 700 vetture ogni mille abitanti, ce ne sono 6 italiane. Nell’ordine: Valle d’Aosta (prima: 2.295 auto per mille abitanti), Provincia di Trento (seconda: 1.521), Provincia di Bolzano (terza: 915), Umbria (settima), Molise (nona) e Calabria (decima).

Fisco e boom valdostano

Ma come è possibile un risultato del genere? Per le due regioni del Nord l’andamento è noto da tempo e dipende essenzialmente da ragioni fiscali. Lo ha spiegato all’Ansa, il presidente di ACI Valle d’Aosta, Ettore Viérin: “Sono i grandi gruppi, che affittano le auto a lungo termine. In Valle d’Aosta di auto ce ne sono parecchie, ma il dato”, aggiunge, “è falsato da questo aspetto delle flotte. Negli anni passati i grandi gruppi immatricolavano anche 40 mila auto l’anno, e questo portava un beneficio economico alla Regione autonoma Valle d’Aosta, grazie a imposta di prima trascrizione, bollo e sanzioni: si parlava di milioni e milioni l’anno”. Tuttavia, aggiunge Viérin, la tendenza negli ultimi tempi è cambiata, “con i grandi gruppi che trovano condizioni migliori in altre regioni: un tempo gestivamo anche le contravvenzioni di queste autovetture, e pian piano sono venute sempre meno”. E un discorso simile vale anche per il Trentino Alto Adige.

Per inciso poi la Valle d’Aosta è al primo posto anche per concentrazione di ‘utility vehicle’ , quelli che noi chiameremo veicoli commerciali (Tir, trattori stradali, veicoli speciali), con il 21,1% sul totale dei veicoli. “Ciò”, spiega Eurostat, “è in parte dovuto al fatto che la regione confina con la Svizzera e la Francia, che costituiscono un importante corridoio merci europeo tra i due Paesi”.

Fermo il tasso di motorizzazione Ue

L’istituto di statistica certifica che, nel complesso, le auto per abitante nell’Ue erano in media 0,55, in calo marginale di 0,1 punti percentuali rispetto al 2022.

Tra le zone con il minor tasso di motorizzazione ci sono la regione francese d’oltremare Mayotte (83 autovetture ogni 1 000 abitanti), seguita dal Peloponneso greco (206 ogni 1 000 abitanti) e dalla Guyana francese (223 ogni 1 000 abitanti). Delle 10 regioni con il tasso di motorizzazione più basso, 4 si trovavano in Grecia, 2 in Francia, 2 in Romania e 1 in Germania e Austria. In particolare, due di queste sono (sempre dati 2023) le aree metropolitane di Berlino (340) e Vienna (364).

Paesi Bassi e Svezia top per le elettriche

Le regioni dei Paesi Bassi e della Svezia si sono distinte tra le regioni dell’UE con la quota più elevata di auto elettriche sul totale delle autovetture. Le quote più elevate sono state registrate nel Flevoland (17,1%) nei Paesi Bassi, a Stoccolma (10,7%) in Svezia, nell’Hovedstaden in Danimarca e a Utrecht nei Paesi Bassi (entrambi con l’8,6%). Tra le prime dieci regioni, cinque si trovano in Danimarca, due nei Paesi Bassi, due in Svezia e una in Belgio.