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L’autostrada che regola il traffico da sola

di Redazione - 28/05/2025

Testo di Maurizio Bertera 

Qualche settimana fa abbiamo vi abbiamo riportato del primo test a guida autonoma effettuato a Napoli, dove una Maserati GranCabrio Folgore ha percorso senza l’intervento del conducente un tratto della Tangenziale tra Vomero e Fuorigrotta.

Quel tratto urbano è diventato il primo esempio concreto di smart road: un’infrastruttura che osserva il traffico, lo interpreta e agisce di conseguenza.

Dynamic Speed Limit: il cervello dell’autostrada intelligente

Il cuore tecnologico di questa autostrada si chiama Dynamic Speed Limit, un sistema che permette di modificare in tempo reale i limiti di velocità in base alle condizioni effettive del traffico. Questo meccanismo, messo a punto da Movyon insieme all’Università di Napoli Federico II, sfrutta una rete di sensori, telecamere intelligenti e antenne distribuite lungo la carreggiata per raccogliere informazioni continue sul flusso veicolare, la densità del traffico, le condizioni meteo e persino gli eventuali ostacoli presenti sulla strada.

I dati vengono analizzati da algoritmi predittivi in una centrale operativa, che calcola la velocità più adatta da impostare per ogni tratto e la trasmette ai pannelli variabili lungo la strada o direttamente ai veicoli connessi. Il risultato è una gestione del traffico dinamica, fluida e reattiva, capace di prevenire rallentamenti improvvisi, ridurre il rischio di incidenti e limitare consumi ed emissioni. Si stima, infatti, una riduzione fino al 15% delle emissioni e fino al 30% degli incidenti. Una mobilità non solo più veloce, ma anche più intelligente e sostenibile.

La tecnologia Car2X

A rendere possibile questa interazione è la tecnologia Car2X, acronimo di Car-to-Everything. I veicoli connessi comunicano con l’ambiente circostante — altri mezzi, semafori, infrastrutture — attraverso uno scambio costante di dati. Possono ricevere avvisi su incidenti in corso, cantieri improvvisi, rallentamenti dietro una curva. Nei modelli a guida autonoma, queste informazioni vengono integrate nei sistemi decisionali di bordo; nei veicoli tradizionali, vengono tradotte in segnalazioni chiare per chi è al volante.

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