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Il rilancio di Jaguar-Land Rover passa dall’elettrico

di Redazione - 15/05/2025

Testo di Mattia Eccheli 

Le 32.000 manifestazioni di interesse per la futuristica Type 00 sono la cartina di tornasole del ritrovato smalto del gruppo britannico Jaguar Land Rover, dal 2008 una controllata dall’indiana Tata. Il bilancio del 2024 (che in realtà si è chiuso lo scorso marzo) presentato dal Ceo Adrian Mardell è stato archiviato con un utile di 2,5 miliardi di sterline, quasi 3 miliardi di euro, seppur prima delle imposte e delle voci straordinarie: si tratta del miglior risultato da 10 anni a questa parte.

Margine operativo all’8,5%, il più alto da 10 anni

È stato ottenuto anche grazie al decimo trimestre positivo consecutivo, malgrado ricavi rimasti sostanzialmente stabili a 29 miliardi di sterline (34,5 miliardi di euro). In un anno particolarmente difficile, come hanno dimostrato i consuntivi di molti costruttori, in particolare di quelli molto sbilanciati sulla Cina, JLR ha contabilizzato anche un margine operativo dell’8,5%. Anche questo inevitabilmente il più florido degli scorsi due lustri.

Il gruppo ha previsto una stabilità degli investimenti nell’ordine dei 18 miliardi di sterline (quasi 21,4 miliari di euro) nell’arco dei prossimi cinque anni, interamente autofinanziati. Il prototipo a zero emissioni della gran turismo Type 00 era già stato esibito anche alla Paris Fashion Week e dopo un’apparizione a Montecarlo dovrebbe venire presto esposto anche a Monaco di Baviera, a Tokyo e a Mumbai. La chiave della ritrovata confidenza con i clienti è l’elettrificazione, più o meno spinta.

Record di volumi per il Land Rover Defender

Agli importanti utili il Defender della Land Rover ha contribuito in modo significativo con un nuovo record di immatricolazioni, 115.404 (+0,7%). Mentre le consegne della Range Rover Sport sono cresciute di quasi il 20% (19,7, per la precisione). In una nota, il gruppo britannico precisa che i volumi globali dei modelli PHEV, ossia ibridi plug-in, sono aumentati del 21,7%. Ma quelli del solo marchio Range Rover anche di più, del 38,2%.

E la lista di attesa anticipata dal gruppo per la declinazione elettrica dello stesso modello supera quota 61.000: i test invernali proseguiranno ancora in Svezia, a Arjeplog. Da Gaydon, il costruttore ha anticipato una “nuova collaborazione con il partner cinese Chery, per creare un portafoglio di veicoli elettrici basato su JLR” e commercializzato nella Repubblica Popolare con il marchio Freelander. Nei giorni scorsi, il gruppo ha ripreso l’esportazione di auto verso gli Stati Uniti dopo averla sospesa il 7 aprile in seguito ai dazi imposti dall’amministrazione Trump, nel frattempo ridotti al 10% (dal 27,5% iniziale), almeno su un contingente di 100.000 macchine.

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