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In Germania bocciano Tesla: “Destabilizza i clienti”

di Redazione - 13/05/2025

Testo di Mattia Eccheli

In aprile, in Germania, la Tesla è stata doppiata dalla BYD, la casa automobilistica cinese che punta al primato elettrico planetario: 1.566 immatricolazioni contro 885. Numeri che, rispettivamente, sono pari a una quota dello 0,6 e dello 0,4%. Il costruttore della Repubblica Popolare è cresciuto del 756% nel mese (+384,5% da inizio anno), mentre la Tesla è crollata del 46% in aprile e franata del 60% nel quadrimestre (-45% nei tra gennaio e marzo nei paesi comunitari).

Tesla: la politica dei prezzi ha “destabilizzato” i clienti

Il declino non è probabilmente inesorabile, ma è significativo ed è stato “certificato” dalla testata specializzata tedesca Auto Motor und Sport. La rivista teutonica in occasione del premio dei lettori (oltre 94.500 quelli coinvolti in questa 49/a edizione) “Best Cars” ha infatti inviato i clienti del marchio statunitense ad esprimersi.

Tesla ha ricevuto un vero schiaffo”, ha tagliato corto Gerd Stegmaier, responsabile dei contenuti digitali. Il giornalista teutonico ha parlato di risultati “spettacolarmente negativi” per la casa automobilistica in passato onsiderata come un riferimento dalle rivali della Germania. Sui risultati hanno influito solo in parte le incursioni di Elon Musk nella vita politica del Paese, perché la consultazione era stata chiusa un mese e mezzo prima del rinnovo del Bundestag e anche prima dell’insediamento di Trump alla Casa Bianca.

La bocciatura più significativa incassata da Tesla ha riguardato il valore residuo: tra il 2022 il giudizio positivo è passato dal 73 al 25%. Le altalenanti politiche sui prezzi praticate da Elon Musk hanno deluso i clienti e “traumatizzato” il mercato.

Stile “bocciato” anche da de Meo, “anonimo e monotono”

Nel medesimo lasso di tempo, il marchio ha perso anche 30 punti nel gradimento relativo all’estetica e allo stile. Lo stile, peraltro, è stato bocciato pure da Luca de Meo, Ceo del gruppo Renault e attuale presidente dell’ACEA, in occasione della presentazione di “Dictionnaire amoreux de l’automobile” (Dizionario sentimentale dell’automobile), il suo libro che segue quello del 2010 con il quale aveva esordito come autore, “Da 0 a 500”. “Quando osservi una Fiat 500 o una Renault 5 – ha osservato da Barcellona il manager italiano – capisci subito che c’è una passione, un’emozione dietro ogni modello, cosa che non si può dire delle Tesla, che sono auto anonime e monotone”.

Secondo l’indagine di AMS, l’apprezzamento per il design è passato dal 74% al 44%. Nel complesso, alla domanda se il marchio piaccia, le valutazioni sono state meno negative e il 67% ha risposto ancora di sì. Quattro anni fa l’apprezzamento raggiungeva l’84%. E se nel 2021 Tesla era diventato il primo marchio d’importazione “di tendenza”, ha poi perso progressivamente terreno fino a scivolare fuori dalla Top 10: nell’ultima rilevazione era 11/o.

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