
A partire dal 1° ottobre 2025 scatterà, come previsto dal Piano Regionale per la Qualità dell’Aria 2024–2030, il divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 5 nei comuni con più di 30.000 abitanti.
La misura approvata dalla giunta regionale guidata dal governatore forzista Alberto Cirio interessa migliaia di veicoli.
Il divieto sarà operativo dal 1° ottobre 2025 al 15 aprile 2026, e sarà successivamente riproposto ogni anno tra il 15 settembre e il 15 aprile, seguendo il calendario delle misure invernali antismog.
La circolazione dei diesel Euro 5 sarà vietata dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30, ad eccezione dei giorni festivi. L’intento è colpire le fasce orarie in cui si concentrano i flussi di traffico urbano e, di conseguenza, le emissioni più consistenti.
Il provvedimento riguarderà tutti i veicoli diesel Euro 5, immatricolati tra il 1° settembre 2011 e il 1° settembre 2015. In Piemonte, secondo i dati diffusi dalla Regione, si tratta di circa 250.000 veicoli, pari a circa l’8% del parco auto circolante. Alcune categorie, come i veicoli utilizzati da persone con disabilità o adibiti a servizi essenziali, saranno esentate dal divieto.
La Regione prevede sanzioni severe per chi violerà il divieto. Oltre alla multa di 168 euro, è prevista, in caso di recidiva, la sospensione della patente da 15 a 30 giorni. I controlli saranno affidati alle forze dell’ordine, coadiuvate da sistemi di rilevamento automatico delle targhe e verifiche a campione.
Il Piano Regionale per la Qualità dell’Aria nasce dalla necessità di dare risposta a un’emergenza ambientale cronica. La Pianura Padana è da anni tra le aree più inquinate d’Europa e la Regione Piemonte è inadempiente rispetto ai limiti europei, soprattutto per quanto riguarda le concentrazioni di PM10 e NO₂. Questo ha portato a infrazioni comunitarie e pressioni crescenti da Bruxelles.
L’assessore all’Ambiente Matteo Marnati ha ribadito che la misura è il frutto di un percorso complesso e di un compromesso tra sostenibilità ambientale ed esigenze socio-economiche. Dopo un primo rinvio, ottenuto nel 2023, la Regione ha fissato nel 2025 la data definitiva per l’attuazione della norma.
Il piano include oltre 4 miliardi di euro di investimenti nei prossimi anni per:
La Regione ha promesso anche una nuova fase di consultazione con i Comuni per calibrare le misure su scala locale, evitando disagi eccessivi.
Il blocco dei diesel Euro 5 rappresenta un primo passo verso una trasformazione più ampia: l’obiettivo è anticipare l’evoluzione della normativa europea, che nei prossimi anni potrebbe estendersi anche ai veicoli Euro 6 e oltre. Al tempo stesso, la Regione intende utilizzare questa misura come leva per spingere una vera transizione ecologica della mobilità, in linea con gli obiettivi climatici al 2030 e 2050.
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