
Il 5 maggio hanno riaperto i cancelli dello stabilimento torinese di Mirafiori. Come riporta Torinocronaca si tratta però di una riapertura a ranghi ridotti poiché la domanda del mercato della 500 elettrica è piuttosto bassa. Quindi, la produzione ripartirà ma con un solo turno.
Nelle ultime settimane l’impianto è stato chiuso per l’esecuzione dei lavori di adeguamento delle linee produttive dalle quali uscirà la nuova 500 ibrida. Torinocronaca riprende le dichiarazioni di alcuni lavoratori:”Si parte, a fare cosa non si sa… ma qualcosa si farà”.
La produzione della 500 elettrica inizierà a novembre a Mirafiori. L’ibrida a Mirafiori consentirà alla Fiat di avere 130.000 auto in più rispetto alla situazione attuale. Con questo modello i vertici di Stellantis sperano di risolvere i problemi attuali del Polo produttivo.
In termini di benefici ambientali, la 500 ibrida, che sarà proposta a un prezzo di circa 18-20mila euro, darà un contributo fondamentale.
La nuova Fiat 500 ibrida si chiamerà Torino, sottolineando il suo forte legame con il territorio. La piattaforma è quella dell’attuale 500 elettrica (il cui sviluppo è costato 600 milioni di euro), debitamente adattata, per realizzare una variante ibrida.
Gli ingegneri hanno dovuto trovare spazio per il motore, per il serbatoio e per l’impianto di scarico. L’attuale pianale della 500 elettrica, pur essendo originariamente basato su quello della “vecchia” 500 benzina, è stato largamente modificato. Per adattarlo a ospitare un motore ibrido sono stati effettuate delle modifiche alla lastratura, oltre all’installazione di nuovi robot di saldatura. Lavori che sono stati ultimati.
I primi “muletti” della 500 ibrida dovrebbero uscire da Mirafiori entro la fine del mese, con la salita produttiva fissata a novembre.
La Fiat 500 ibrida manterrà le medesime dimensioni del modello a corrente (363 cm in lughezza, 168 in larghezza e 153 in altezza), ma sotto al cofano anteriore dovrebbe trovare posto il motore termico “mille” Firefly (lo stesso utilizzato dall’attuale Panda) abbinato al sistema ibrido leggero.

Lo stabilimento di Mirafiori, creato dalla Fiat per la produzione di auto, può essere a tutti gli effetti considerato il cuore pulsante dell’Italia dell’auto. Con alle spalle oltre 80 anni di storia industriale (è entrato in funzione nel 1939), oggi del vecchio impianto è rimasto poco, quello che però non è cambiato è il suo “peso politico”, poiché, al di là delle difficoltà dell’ultimo periodo, rappresenta un tassello fondamentale per Stellantis.
Attualmente però l’impianto versa in una situazione di difficoltà. Nel 2024 il Polo produttivo di Torino ha registrato un crollo verticale, con all’attivo solo 25.920 auto prodotte e un -69,8% rispetto al 2023. E, stando ai primi dati del 2025, la situazione è anche peggiorata.
Segnali positivi per il mercato dell'auto europeo nel novembre 2025. Le nuove targhe sono state 887.491, in crescita del 2,1% rispetto all'anno scorso. Bene elettriche e plug-in, mentre soffrono benzina...
Noleggio a lungo termine: i 10 consigli per scegliere bene. Dall’anticipo al canone, dai servizi alla restituzione dell’auto