
Testo di Mattia Eccheli
Per l’ufficialità servirà ancora qualche mese. Tuttavia, le indiscrezioni raccolte a Milano, in occasione dell’anteprima mondiale durante la Milano Design Week della Smart #5 Brabus da 645 Cv, dicono che l’operazione dal nome in codice “Project: Two”, ossia il ritorno di un modello a due posti, è in fase avanzata di sviluppo.
Soprattutto per l’Italia si tratta di una notizia di grande interesse, visto che la fortwo aveva fatto di Roma la “smart city” globale. Nella capitale, in 25 anni, ne erano state vendute 200.000 esemplari, quasi un terzo del totale immatricolato in Italia, 650.000. Uscita di produzione nel marzo dello scorso anno, la compattissima due posti sembrava destinata a restare senza eredi, ma evidentemente le strategie sono cambiate o, più semplicemente (e comprensibilmente), non erano state comunicate. Nel frattempo hanno debuttato la #1 e la #3 e il “triplete” a zero emissioni della joint venture paritetica sino tedesca tra Geely e Mercedes-Benz viene completato adesso con la #5, ossia la macchina di serie più grande mai prodotta da Smart.

L’Italia è fra i cinque mercati più importanti del marchio, i cui modelli vengono disegnati in Germania e prodotti in Cina e per questo soggetti ai dazi sulle importazioni delle elettriche imposte lo scorso autunno a livello comunitario. Uno degli effetti delle politiche di Donald Trump è stato quello di riavvicinare l’Unione Europea e la Repubblica Popolare, che forse già con l’inizio dell’estate potrebbero raggiungere nuovi accordi. Per smart potrebbero significare una riduzione dell’imposizione, che attualmente è del 28,8%. Per l’ipotizzata futura due posti a zero emissioni significherebbe probabilmente un prezzo di accesso meno impegnativo, anche se l’eventuale arrivo sul mercato non dovrebbe avvenire prima del 2027.
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