
A Vicenza Classic Car Show, l’evento che si è chiuso ieri, Aci è stato protagonista con uno stand al centro del padiglione principale. Nello spazio, allestito da Aci Vicenza, si è tenuto il consueto ricco programma di talk con ospiti di prestigio del mondo dell’auto e non soltanto, e le premiazioni del raduno di Youngclassic (QUI le auto vincitrici) che ha fatto registrare un grande successo: nonostante il meteo non favorevole, sono arrivate una cinquantina di auto e circa settanta persone. In pratica abbiamo avuto il “tutto esaurito”. Idem al momento della consegna dei premi, che ha richiamato pubblico anche tra gli spettatori della fiera: non c’era una sedia libera.
L’occasione è stata propizia per scambiare due chiacchiere con il direttore di Ac Vicenza, Gian Antonio Sinigaglia, che era presente per la prima volta nella fiera di casa sua: “L’anno scorso per la prima edizione mi ero dovuto occupare della concomitante ‘Salita del Costo’ – ci ha spiegato Sinigaglia – un evento molto sentito del nostro territorio a cui ho dovuto presenziare”. La provincia di Vicenza è un territorio di forti tradizioni agonistiche: “Si, infatti buona parte dei nostri soci sono licenziati Aci Sport. Il veneto poi ha una lunga storia di rally e gare su strada in genere, non a caso i due vice presidenti di Ac Vicenza rispondono ai nomi di Miki Biasion e Stefano Marzotto”.
E oggi che assiste a Vicenza Classic Car Show in prima persona, che ne pensa? “Direi che l’evento è decisamente riuscito, a giudicare dalla quantità di spettatori! E anche per quanto riguarda il nostro spazio, vedo che le varie conferenze hanno successo e soprattutto che vi assistono anche molti giovani, cosa che mi sembra un’ottima notizia per tutti”.
Quanti associati avete? “Circa 17.000. Negli ultimi anni molti si sono tesserati per seguire le attività di Aci Storico”. Sport a parte, perché l’automobilista di oggi si associa all’Aci? “Perché quando torno a casa in inverno, con il buio e il maltempo – risponde tutto d’un fiato il direttore – qualsiasi cosa succeda ho un numero di telefono, di poche cifre, da chiamare e che mi risolve tutto, dall’invio dell’assistenza o del soccorso, al rientro a casa o al pernottamento se ho bisogno, eccetera. Questo è il motivo principale. Poi ci sono tutti gli altri servizi compresi nelle varie tessere, anche per la famiglia nella tessera Gold. E la più cara costa 99 euro, mi sembra una cifra contenuta rispetto a quello che offre”.
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