John Elkann, il presidente di Stellantis, presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio, con le Commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato, ha svolto l’audizione sulla produzione automobilistica del Gruppo in Italia.
Il presidente di Stellantis, dopo aver parlato del successo sul mercato italiano della Fiat Panda, ha sostanzialmente confermato il Piano Italia presentato dal Gruppo lo scorso dicembre. Un passaggio importante del suo intervento ha riguardato la situazione contingente del mercato. Queste le sue parole: “Il mercato Italia nei primi due mesi è in contrazione del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.
E ancora: “Dal 2026 si prevede un aumento della produzione grazie al lancio di 10 nuovi aggiornamenti di prodotto nelle fabbriche italiane i cui livelli produttivi dipenderanno dal mercato e da fattori esterni come i dazi. Pur in un momento di persistenti difficoltà del settore automotive in Europa, noi continuiamo ad investire in Italia, a Torino e nel futuro”. Tra gli aggiornamenti di prodotti è inclusa la 500 ibrida, i cui lavori di aggiornamento delle linee produttive sono già iniziati a Mirafiori.
Il presidente di Stellantis, nell’ambito del suo intervento, ha specificato che le piattaforme del costruttore automobilistico sono multienergia così da adattarsi in maniera migliore alle esigenze del mercato. Queste le sue parole: “I nostri stabilimenti italiani sono e saranno dotati di tutte le piattaforme multi-energia di Stellantis per la produzione di autovetture: Stla Small (verrà utilizzata per la nuova generazione della Fiat Panda), Medium e Large, quest’ultime due già operative a Melfi e Cassino. Ad Atessa è installata una piattaforma dedicata ai veicoli commerciali leggeri. Questi investimenti permetteranno agli stabilimenti italiani la massima flessibilità per poter produrre la più ampia gamma di modelli” (ANSA).
Elkann, pur non avendo diffuso dettagli di eventuali piani di rilancio, ha confermato che Stellantis punta molto su Maserati, che insieme all’Alfa Romeo rappresenta la storia dell’auto italiana. Brand che sono indissolubilmente legati al nostro Paese. L’apicale del Gruppo, ha sottolineato il lavoro di Santo Ficili, Ceo di Alfa Romeo e Maserati, per i risultati ottenuti dalla Junior.
John Elkann ha dedicato la parte finale del suo intervento alle sfide dell’auto europea. “I produttori automobilistici europei stanno affrontando uno svantaggio strutturale rispetto ai loro concorrenti cinesi, pari al 40% del costo manifatturiero complessivo. In particolare, i prezzi dell’energia di paesi produttori di auto europei risultano 5 volte più alti di quelli cinesi”.
Si è poi dedicato a parlare delle fabbriche di produzione della batterie, che sono localizzate quasi esclusivamente in Cina: “Bisogna inoltre rammentare che per quanto riguarda una Gigafactory, il consumo di energia necessario è 10 volte superiore a quello di uno stabilimento produttivo di autovetture. Per questa ragione, l’Europa dovrebbe far scendere i prezzi dell’energia a valori competitivi globali e di mantenerli a livelli costanti e prevedibili», ha aggiunto Elkann. (ANSA).
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