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Aci al Meeting di Rimini con tre capolavori (da leggere, sognare, guidare)

di Paolo Matteo Cozzi - 25/08/2023

Tris di capolavori italiani al Meeting Rimini 2023: Ferrari 355 berlinetta, Siata 1100 GT Vignale, Maserati Grecale: sono le tre protagoniste dello stand Aci all’evento di comunione e liberazione per promuovere le nuove riviste di Aci Editore, L’Automobile, l’automobileclassica e Youngclassic. L’incontro “Le auto di domani: presente e futuro della mobilità” del 24 agosto pomeriggio, che ha visto coinvolti tra gli altri il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Galeazzo Bignami, il deputato al parlamento europeo Ppe Massimo Salini e il presidente di Aci Angelo Sticchi Damiani ha gettato lo sguardo verso il futuro della mobilità.

L’esperienza

Uno entra al Meeting Rimini, nei giganteschi, ordinati e freschi padiglioni della fiera dell’omonima cittadina romagnola, e mica si aspetta di trovarsi di fronte tre capolavori a motore come quelli esposti allo stand Aci per promuovere le tre nuove riviste di Aci Editore. Eppure, nei giorni del meeting (dal 20 al 25 agosto) a luccicare sotto gli spot dello stand c’erano una Ferrari 355 berlinetta, una Siata 1100 GT Vignale (entrambe appartenenti alla collezione The Box di Origgio, Varese) protagoniste dei numeri di agosto-settembre di Youngclassic e de l’automobileclassica, insieme a un esemplare della nuova suv di taglia media Maserati Grecale in rappresentanza dello storico magazine L’Automobile, al suo 125° anno di vita e al debutto in una veste integralmente ripensata lo scorso giugno.

Chi si è recato allo stand dell’Automobile Club per curiosare o per sottoscrivere una tessera soci, in promozione per l’evento, ha così potuto ammirare i tre gioielli esposti e anche ritirare una copia gratuita dei tre giornali. Per i più giovani invece, ma non solo, nel padiglione dedicato allo sport un plotone di simulatori a firma Aci Esport divisi tra rally e pista e su misura anche per i più piccoli (a partire da 9 anni).

Ma il tema mobilità e “motori” non si esaurisce qui ed è stato al centro del vivace incontro che si è tenuto nella sala delle Ferrovie dello Stato B2, alle 17 del 24 agosto, condotto da Marco Miuri, direttore generale Fnm e amministratore delegato di Trenord e che ha visto intervenire Galeazzo Bignami, viceministro delle infrastrutture e dei trasporti; Benedetto Carambia, responsabile ricerca sviluppo e innovazione di Movyon, gruppo Aspi (Autostrade per l’Italia); Massimiliano Salini, deputato al parlamento europeo Ppe; Angelo Sticchi Damiani, presidente Aci; Alberto Viano, deputy country manager director Ald Automotive – Leaseplan.

L’automobile dev’essere per tutti anche nella mobilità di domani

Si è parlato di adas, di guida autonoma, di switch “un po’ forzato” all’elettrico, dei nuovi paradigmi della mobilità e soprattutto dell’esigenza di trovare con la politica soluzioni tese ad assicurare a chiunque la possibilità di spostarsi in automobile anche in futuro, un’esigenza primaria che resterà anche per le famiglie meno abbienti e non deve essere soltanto alla portata di quelle con maggiori disponibilità economiche. Viano, in veste anche di presidente dell’associazione che riunisce i noleggiatori, sostiene che la formula del renting sarà appunto quella maggiormente in grado di garantire più facilmente l’accessibilità alla nuova mobilità, ricordando che già oggi il 30% dell’immatricolato in Italia è per il noleggio. Un’osservazione interessante quella che immagina la conclusione del mondo delle auto storiche con la fine del motore termico “non collezioneremo certo le elettriche”…

Un faro sullo sviluppo della tecnologia per le driverless car è stato invece acceso da Carambai, che ha illustrato gli esperimenti in atto che condurranno – ancora non sappiamo esattamente entro quando – alla guida autonoma di livello 5, cioè quella senza alcun intervento del guidatore, sottolineando che oggi il 90% degli incidenti è provocato da errore umano. Il presidente di Aci Sticchi Damiani ha ricordato alla platea i numeri del circolante italiano ancora altamente inquinante (20 milioni di auto tra Euro 0 ed Euro 4, oltre la metà del parco), ha portato l’esempio dell’iniziativa francese promossa dal presidente Macron per lanciare un “noleggio sociale” teso a investire su un veloce ricambio del circolante facendo pagare per 5 anni agli utilizzatori soltanto la parte finanziaria con un importo di 60-70 euro e ha chiuso il suo intervento con un’osservazione sull’elettrico che se caricato ancora con energia ricavata dalle “centrali a carbone” perde di senso “dobbiamo investire di più per l’energia rinnovabile”.

Quando la parola è passata alla politica, dopo aver premesso che la mobilità è valore irrinunciabile per la crescita anche culturale delle persone, Salini ha ricordato l’impegno di Bruxelles che ha stabilito per il 2035 la data in cui non sarà più possibile immatricolare veicoli che emettano CO2 allo scarico, ricordato che verranno prese misure anche per il trasporto pesante e anche che l’Euro 6 non ha espresso tutto il suo potenziale e che sull’Euro 7 c’è ancora da prendere decisioni: in ogni modo “occorre fidarsi della società e non abdicare alle ambizioni ambientali”. Più tranchant il viceministro Bignami che accusa i “tecnici” di aver fatto politica al posto dei politici, senza soddisfare le reali esigenze delle maggioranze: “Se dobbiamo imporre a tutto il popolo di comprare auto elettriche e poi scopriamo che l’Euro 7 avrebbe fatto meglio, farà bene il governo a non seguire questa strada”. Forse siamo troppo in ritardo per i ripensamenti, ma è bene che sia chiaro a tutti che deve essere imposto l’obiettivo della neutralità tecnologica e non la via specifica per raggiungerlo. Che dovrebbe restare un tema da tecnici e non da politici. Il video integrale dell’evento è visionabile cliccando qui

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