La nuova Hyundai Santa Fe si è ufficialmente presentata al grande pubblico, svelando finalmente alcuni (non tutti!) dettagli tecnici di cui ancora si conosceva poco o nulla (ve l’avevamo anticipata qui). In Europa saranno le motorizzazioni ibride a farla da padrone. Spazio per 7 di serie e una serie di sistemi di bordo che tengono tutto sotto controllo. Un cambio di rotta che potremmo definire estremo se il riferimento è la generazione uscente. Più squadrata e imponente nell’aspetto, più tecnologica e digitale a bordo. E la tecnica? A questa domanda rispondiamo nelle righe seguenti.
Premesso che la casa coreana deve ancora definire le motorizzazioni per l’Europa, certamente le due varianti ibride, full e plug-in, saranno pilastri fondanti del nuovo corso, ma nel resto del mondo (o almeno in alcuni mercati) sarà disponibile anche con motori aspirati e sovralimentati da 2,5 litri di cilindrata non elettrificati.
Per quanto concerne le varianti ibride, alla base presenzia il 1.6 T-Gdi appartenente alla famiglia di motorizzazioni Gamma III. Unità che lavora in sinergia con una turbina ad azionamento elettrico, che sposa sia la “causa” full hybrid che quella plug-in hybrid. Nel primo caso la potenza del propulsore è di 180 cavalli, nel secondo di 160. Non sono state dichiarate invece le potenze complessive di sistema. Non sono neppure state rilasciate informazioni circa la capacità del pacco batteria della versione alla spina. Il modello attuale è provvisto di un accumulatore da 13,8 kWh.
Quanto alle performance, velocità massima di 190 km/h per entrambe e un passaggio da 0 a 100 km/h che si attesta a quota 9,5 secondi per l’ibrida e 9,1 per la plug-in. Consumi? Ancora un po’ di pazienza e ne verremo a capo. Per il momento le informazioni latitano, anche perché l’auto arriverà soltanto il prossimo e anno e debutterà al Salone di Los Angeles questo autunno.
Sebbene sia più squadrata e imponente nell’aspetto, la Santa Fe non è diventata molto più lunga o più larga. Le dimensioni sono comunque cresciute, arrivando a 4,83 metri quando si tratta di lunghezza (prima erano 4,78). La larghezza di 1,9 metri è rimasta invariata, ma il passo di 2,81 metri è maggiore rispetto ai 2,76 della generazione precedente. Numeri che hanno contribuito ad aumentare la volumetria di bordo.
Infatti la lunghezza extra tra le ruote significa che lo spazio interno è migliorato. Le versioni ibride guadagnano 20 mm di spazio per le gambe nella seconda fila e un aumento di 15 mm per i passeggeri posteriori. Anche lo spazio per la testa è aumentato di 69 mm nella terza fila. La nuova Hyundai Santa Fe sarà infatti venduta esclusivamente come sette posti e sia la seconda che la terza fila di sedili possono essere completamente ripiegate. Il volume di carico, quando cinque sedute sono in posizione, raggiunge i 725 litri di capacità, ovvero 91 in più rispetto al passato.
Il vano portaoggetti presenta, tra le altre cose, un vassoio di sterilizzazione UV-C che sterilizza tutti gli oggetti posizionati sopra. Ovviamente c’è pure un doppio caricabatterie wireless e un terminale USB-C. Non bastasse, la Santa Fe è dotata di un sistema di allarme che ravvisa il conducente se eventuali occupanti posteriori rimangono in auto dopo che è stata spenta. Mentre dovrebbe essere destinato solo per il Nordamerica, un sistema di monitoraggio del conducente, che misura i segni vitali di chi siede al volante. La vettura è poi corredata di tutta l’impiantistica necessaria per qualificarsi come auto di livello 2 quando si tratta di assistenza alla guida.
A margine della presentazione della vettura, è stata annunciata anche la concept XRT, dall’indole decisamente più fuoristradista, con pneumatici BF Goodrich e una serie di accessori dedicati proprio all’off-road. Chissà se diventerà realtà!
testo di Cesare Cappa
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