
A due mesi dall’entrata in vigore delle nuove norme del Codice della strada, i dati diffusi dalla Polizia Stradale e dall’Arma dei Carabinieri mostrano una riduzione degli incidenti. Il totale registrato è di 10.762 sinistri, con un calo del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in cui gli incidenti erano stati 11.444. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso soddisfazione: “Conto che i dati possano ulteriormente migliorare: anche una sola vita salvata rispetto al passato è un grande successo.”
Il bilancio positivo è in gran parte attribuibile alle nuove norme più restrittive, soprattutto in materia di guida in stato di ebbrezza e utilizzo dello smartphone al volante. Per i conducenti recidivi è stato introdotto il dispositivo alcolock, che impedisce l’accensione del veicolo se rileva alcol nel respiro. Anche l’inasprimento delle sanzioni per l’uso del cellulare, con la sospensione immediata della patente già alla prima infrazione, ha rappresentato un efficace deterrente.
A supportare l’efficacia delle nuove regole è stato anche l’incremento dei controlli su strada. In questo periodo, le forze dell’ordine hanno impiegato 621.938 pattuglie su tutto il territorio nazionale, contestando 249.589 violazioni, di cui 35.223 per eccesso di velocità (al vertice delle violazioni contestate) 14.780 per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e 6.058 per uso del cellulare alla guida. Sono stati sottoposti a test con etilometri e precursori 137.467 conducenti, con 2.265 sanzioni per guida in stato di ebbrezza e 309 per guida sotto l’effetto di stupefacenti. Complessivamente, sono stati decurtati 379.358 punti patente e ritirate 11.558 patenti, di cui oltre la metà (6.058) per uso del cellulare alla guida.
Il numero degli incidenti mortali è sceso del 22,1%, passando da 208 a 162, con una riduzione delle vittime del 24,2%: 172 contro le 227 dell’anno precedente, pari a 55 decessi in meno. Anche gli incidenti con lesioni hanno registrato un calo del 9,8%, passando da 4.315 a 3.893, così come il numero di feriti, che si attesta a 5.718 rispetto ai 6.470 dello scorso anno, con una diminuzione dell’11,6%.
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