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Nuova BYD Atto 2, tanti contenuti a un buon prezzo

di Marco Triulzi - 11/02/2025

BYD ha presentato in Italia la Atto 2. Una nuova crossover elettrica di segmento B lunga 4,31 m che vuole offrire una nuova soluzione di mobilità cittadina all’interno della già ricca gamma di auto elettriche del costruttore cinese. Se non lo conoscevate, BYD – acronimo di Build Your Dreams – è uno dei principali produttori mondiali di batterie e automobili. È un’industria cinese nata trent’anni fa che negli ultimi tempi è cresciuta enormemente nel settore automotive, arrivando l’anno scorso a sfiorare il sorpasso su Tesla nelle vendite globali di auto elettriche.

Ad oggi BYD vende sul nostro mercato solo auto full electric (ad eccezione della Seal U offerta anche in variante plug-in hybrid). Ma nell’arco dei prossimi due anni, come ci ha spiegato Alfredo Altavilla, Special Advisor per l’Europa di BYD, il produttore cinese sarà in grado di offrire una gamma auto composta da un 70 % di ibride e un 30 % di elettriche. Anche la Atto 2 sarà proposta in futuro in una variante ibrida, grazie a una nuova piattaforma modulare capace di accogliere le due alimentazioni.

Esterni

Atto 2 si inserisce in un segmento molto affollato, quello delle B-Suv. È più lunga di una Avenger (la più venduta del segmento) ma solo due centimetri più larga della piccola Jeep e si ferma a 1,68 m di altezza. Il look da crossover cittadina è enfatizzato da fiancate e paraurti in plastica grezza. Il design porta la firma del centro stile BYD diretto da Wolfgang Egger (autore, tra le altre cose, della splendida Alfa Romeo 8C). Le forme sono ben proporzionate, con fanali a led anteriori e posteriori collegati da una linea luminosa continua che crea un piacevole intreccio alle estremità.

 

Interni

Per aprire l’auto non serve la chiave (comunque presente): basta appoggiare lo smartphone con tecnologia NFC sul sensore dello specchietto lato guida per sbloccare le portiere. Una volta dentro, colpiscono subito lo spazio e la luminosità, frutto di vetrate ampie e di una carrozzeria alta e squadrata (a differenza della sorella maggiore Atto 3, più simile a una suv coupé). Le finiture sono di buona fattura: pelle sintetica e microfibra rivestono plancia e sedili (elettrici già dall’allestimento base). Anche dietro si sta comodi, con spazio sufficiente per le gambe anche per chi è alto di statura, come il sottoscritto. Il bagagliaio, complice il doppio fondo, offre circa 400 litri di capacità: un dato buono rispetto ad altre B-Suv, anche se ci saremmo aspettati qualcosa in più visto che la Atto 2 sfiora dimensioni da segmento C.

 

Tecnologia di bordo

Al centro della plancia spicca l’infotainment da 12,8 pollici, orientabile in orizzontale o verticale. L’interfaccia include scorciatoie virtuali per funzioni come il climatizzatore, utili per non perdersi tra troppi menù, ma rimangono pur sempre comandi touch che distraggono alla guida (come usare lo smartphone, proibito dal Codice della strada).

A proposito di distrazioni, tra i vari adas di livello 2 di serie (sin dall’allestimento base) c’è la telecamera a infrarossi che avvisa se il guidatore distoglie lo sguardo dalla strada. L’ho trovata un po’ troppo invasiva: bastava guardare il navigatore perché partisse un fastidioso cicalino. E non manca l’avviso di superamento limiti di velocità, obbligatorio per legge, che nelle zone con limite 30 km/h scatta facilmente non appena si arriva a 31.

Motore e batteria

La Atto 2 monta una batteria da 45,1 kWh, che alimenta un motore elettrico da 177 cv. Si tratta della Blade Battery al litio-ferro-fosfato prodotta in casa da BYD, più sicura e longeva rispetto alle tradizionali ioni di litio. È presente anche la pompa di calore, dotazione non comune in questo segmento, che aumenta l’efficienza generale del veicolo.

In corrente continua, la ricarica raggiunge i 65 kW: con questa potenza dal 10 all’80% servono circa 35 minuti. In alternata si arriva a 11 kW, con tempi attorno alle 5 ore per passare dal 10 all’80%. C’è anche la funzione V2L, per alimentare dispositivi esterni (ad esempio una bici elettrica), utile in campeggio.

Come va?

Partendo dal centro di Torino, si apprezza subito la silenziosità tipica dell’elettrico, qui accompagnata da un buon comfort su pavé e buche. Merito dell’assetto ben tarato e dei cerchi da 17″ con spalla 60 (gomme Hankook Ion specifiche per EV) che aiutano a filtrare le asperità. Al semaforo, il brake assist tiene ferma l’auto senza dover tenere il piede sul freno: comodissimo. La visibilità è buona in ogni direzione grazie ai montanti non troppo spessi e alla vetratura ampia. E nell’allestimento top vengono in aiuto pure le telecamere a 360°.

In collina lo sterzo è leggero ma abbastanza preciso, e in modalità Sport la spinta del motore si sente. D’altronde i dati non mentono: da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi.

 

In autostrada, a 130 km/h i fruscii aerodinamici dagli specchietti si fanno sentire. Sul fronte autonomia, BYD dichiara oltre 300 km in ciclo wltp, ma durante il nostro test (una decina di km tra città e strade extraurbane) il consumo medio è stato di 16 kWh/100 km, che si traduce in poco meno di 300 km reali. Aspettiamo la versione Long Range, in arrivo più avanti, che promette oltre 400 km.

Prezzi e allestimenti

La BYD Atto 2 parte da 29.990 euro nell’allestimento Active, che include adas di livello 2, sedili in similpelle, tetto panoramico e pompa di calore. L’allestimento superiore, Boost, costa 31.990 euro e aggiunge tra l’altro telecamere a 360°, ricarica wireless per smartphone e impianto audio a 8 altoparlanti invece di 6.
Fino a fine marzo è prevista un’offerta lancio di 27.900 euro per la versione Active e di 29.900 per la Boost. La garanzia è di 6 anni sull’auto e 8 anni sulla batteria.

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