Testo di Andrea Nicoli
Gemelle diverse, specialmente nella parte posteriore. Parliamo delle nuove C4 e C4 X, le due medie di casa Citroën che, dopo un importante restyling presentato al recente Salone di Parigi, ora sono disponibili sul mercato italiano a partire da 27.350 e 29.150 euro. Alla base della proposta un motore ibrido e un elettrico, entrambi con due livelli di potenza.
Il frontale della precedente C4 era molto elaborato, forse troppo, questo si propone con un design altrettanto deciso ma più “pulito”. Mantiene la tecnologia dei multifari a LED, ora lunghi e sottili distribuiti su tre livelli con la grinta di un naso pronunciato, dove spicca il nuovo logo sopra la griglia del radiatore ridisegnata. I passaruota e le protezioni alla base delle portiere in plastica scura, come la piastra anteriore, sono dettagli che oltre a evidenziare il carattere da crossover sono utili nella giungla urbana. Per essere più civettuola, in fondo è francese, troviamo dettagli silver, l’opzione bicolore con il tetto nero e i cerchi da 18” hanno un effetto diamantato. Dietro spicca il lettering della scritta Citroën sulla fascia nera che unisce i due fari, anch’essi a LED.
Innanzitutto le dimensioni. La C4 misura 4,35 m mentre la C4 X sale a 4,60 m grazie a una coda più marcata. Larghezza (1,80) e altezza (1,53) non si discostano tra loro. La prima può essere definita un Suv-coupé mentre la seconda entra di diritto tra le fastback a tre volumi, una categoria che ha sempre faticato a imporsi nel gusto degli italiani. Un altro valore che salta all’occhio è la capacità di carico che varia da 380 a 1.250 litri per la più compatta C4 fino a 510 fino 1.360 litri per la “X”, sempre con i sedili posteriori abbassati. Inoltre dal punto di vista stilistico e funzionale la cinque porte ha un ampio portellone, mentre la quattro porte si limita a un’apertura del bagagliaio più piccola, classica delle tre volumi. Tutto il resto a partire dai motori ibridi e full electric, ai cambi e agli allestimenti sono gli stessi.
Lo stesso spirito di ordine e pulizia ricercato con le nuove linee esterne è stato ripreso per l’abitacolo. Innanzitutto, salendo a bordo, spicca la generosità degli spazi, specialmente dietro dove trovano posto anche tre persone senza problemi per le gambe. I sedili Citroën Advanced Comfort sono stati ridisegnati e hanno beneficiato di una maggiore imbottitura, con una schiuma più spessa di 15 mm. Non aspettatevi tessuti troppo pretenziosi e plastiche morbide, qui sono state fatte delle scelte improntate al contenimento dei costi, ma nell’insieme non stonano su questo livello di auto.
L’interfaccia con il guidatore passa attraverso un nuovo quadro strumenti da 7” ad alta definizione dietro al volante, mentre al centro della plancia, in posizione rialzata, troviamo un touchscreen da 10” con un sistema di infotainment al passo con i tempi. Comandi vocali, Chat GPT e trasmissione wireless dello smartphone con lo schermo dell’auto, fanno parte dell’offerta tecnologica dell’auto. A questo si aggiunge anche un semplice ma efficace head up display a colori che replica le principali informazioni, specialmente del sistema di navigazione, limitando pericolose distrazioni alla guida. Completa infine la presenza di 20 ADAS di assistenza alla guida, anche questi ormai irrinunciabili su una vettura di classe media.
Proposta essenziale per quanto riguarda le motorizzazioni. Assieme al confermato Pure Tech da 130 CV con il cambio robotizzato a 8 rapporti, troviamo un ibrido e un elettrico, entrambi declinati in due livelli di potenza. Il full hybrid, si basa sul il conosciuto 3 cilindri 1.2 turbo a geometria variabile rivisto in alcuni dettagli. Il più brillante dei due dispone di 136 CV (230 Nm di coppia a 1,750 giri/m.) ai quali si affiancano altri 28 CV (21 kW e 55 Nm di coppia) erogati dalla propulsore elettrico, attivo quando serve più brio o quando si viaggia a basse velocità nel traffico urbano esclusivamente a emissioni zero. Il sistema è completato da uno starter a cinghia da 48 V per l’avviamento rapido del motore termico, da un cambio elettrificato a sei rapporti a doppia frizione e da una batteria agli ioni di litio da 48 V posta sotto il sedile anteriore sinistro. La più modesta versione Hybrid 100 dispone della stessa base tecnica, ma con una potenza limitata a 100 CV e una coppia di 205 Nm a 1.750 giri/min.
Doppia anche proposta 100% elettrica con una differenza tra potenza, capacità delle batterie e la relativa autonomia. La versione più potente con il motore da 115 kW dispone di una batteria da 54 kWh, per un’autonomia dichiarata di 415 km per la C4, che salgono a 425 per la più aerodinamica C4 X. Con il motore da 100 kW e la batteria da 50 kWh, i valori di percorrenza scendono rispettivamente a 355 e 360 km. Per entrambe le proposte il sistema permette l’utilizzo di caricabatterie rapidi da 100 kW e se si ha a disposizione la colonnina adeguata si può ripristinare l’80% della carica in meno di 30 minuti, circa 10 km a minuto.
Nella nostra presa di contatto sulle colline alle spalle di Barcellona abbia prima provato la nuova C4 full hybrid da 136 CV con il cambio doppia frizione a 6 marce e i comandi dietro al volante, un’accoppiata ampiamente utilizzata dalle vetture del gruppo Stellantis. Visto il peso (oltre 1400 kg) e le dimensioni, non ci aspettiamo una vena sportiva ma la risposta all’acceleratore è sempre vivace grazie anche all’ottima trasmissione. L’accelerazione è interessante, specialmente settando il sistema in “Sport” che eroga la massima potenza, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 8” e una velocità massima dichiarata di oltre 205 km/h. Una delle carte migliori della vettura rimangono le sospensioni Advanced Comfort con il fine corsa idraulico, che risulta progressivo sui fondi sconnessi e confortevole nei lunghi viaggi. Ne paga un po’ in fatto di rollio nelle strade più tortuose, una morbidezza che alla fine è sempre nel DNA del marchio.
Voce consumi? Dando un occhio allo strumento, su un percorso misto dove abbiamo guidato senza troppe attenzioni, ci segnala un’interessante media di 17 km/litro.
Secondo giro test e scegliamo la C4 “lunga”, la X con il motore full electric più potente da 156 CV in modalità Sport. La prima considerazione è che se non fosse per l’autonomia stimata di circa 350-370 CV (ipotizziamo questa come soglia reale) verrebbe voglia di fare un Milano-Napoli non stop, vista la qualità del comfort a bordo. Agli ottimi sedili e all’efficace lavoro delle sospensioni qui si aggiunge il comfort acustico dell’unità elettrica, unito alla generosa spinta garantita dalla coppia sempre disponibile. Su questa versione le prestazioni assolute calano un po’ rispetto all’ibrida e alla più compatta C4. L’accelerazione 0-100 km sale a 9”1 e la velocità massima è autolimitata a 150 km/h. Quello che inevitabilmente si avverte maggiormente sono i 1.580 kg, un peso che comincia a diventare importante e che influisce un po’ sull’agilità generale. I cambi rapidi di traiettoria vanno accompagnati con maggiore precisione al volante e il beccheggio in frenata diventa più evidente.
Partiamo dalla C4. Qui troviamo il tradizionale Blue Tech da 130 CV, l’ibrido declinato in due livelli di potenza -100 e 136 CV- e l’elettrico, sempre con due potenze: 100 o 115 kW. Per la C4 X l’offerta è ancora più snella con il solo ibrido da 136 CV e i due elettrici sempre da 100 e 115 kW. Per tutti e due modelli i livelli di allestimento possono arrivare a quattro con alla base la versioni You per passare a Plus, Business e Max.
Se prendiamo ad esempio la motorizzazione ibrida da 136 CV la C4 parte da 28.850 € per l’allestimento Plus, per passare a 30.350 € (Business) e a 30.850 € (Max). Mentre per la C4 X il listino si apre con la You a 29.150 €, sale a 30.350 € (Plus), 31.850 € (Business) e 32.350 € (Max). Passando all’elettrica più prestazionale, quella da 115 Kw, la C4 nel ricco allestimento Max è in listino a 38.900 €, mentre per la “X” bisogna aggiungere solamente altri 50 euro.
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