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Aston Martin riprodurrà le sensazioni del V12 sulle elettriche

di Redazione - 03/02/2025

Testo di Tommaso Marcoli

Aston Martin sta esplorando soluzioni innovative per i futuri veicoli elettrici ad alte prestazioni, puntando a replicare l’esperienza di guida di un’auto sportiva con motore V12. Secondo quanto dichiarato dal CEO Adrian Hallmark ad Autocar.uk, l’azienda britannica potrebbe impiegare strutture oscillanti per simulare la dinamica e le sensazioni tipiche di una vettura a combustione interna.

La prima Aston Martin EV nel 2030

Attualmente, Aston Martin sta sviluppando la sua prima auto elettrica di produzione, prevista per il 2030, in collaborazione con l’azienda statunitense Lucid. Hallmark ha escluso l’adozione di cambi artificiali o riproduzioni sonore del motore, pratiche già utilizzate in alcuni modelli elettrici attuali. Ha invece proposto un approccio innovativo: “se mappassimo la telemetria del motore V12 della Valkyrie, ne analizzassimo le frequenze e le integrassimo nella struttura del veicolo, sincronizzandole con la posizione dell’acceleratore e sopprimendo i rumori elettrici, si potrebbe ricreare la sensazione di guidare una Valkyrie o un’altra vettura a dodici cilindri”.

Leggerezza

Un elemento chiave per i futuri veicoli elettrici ad alte prestazioni sarà la riduzione del peso. Hallmark ha sottolineato il ruolo cruciale delle batterie allo stato solido per raggiungere questo obiettivo, pur precisando che tale tecnologia non sarà disponibile nella prima generazione di EV Aston Martin. “La batteria rappresenta la sfida principale: non è possibile ridurre il peso degli altri componenti in misura sufficiente da compensare l’incremento dovuto all’accumulatore”, ha affermato. Tuttavia, le batterie allo stato solido potrebbero rivoluzionare il settore, poiché “non solo il loro peso sarebbe inferiore, ma si ridurrebbero anche le necessità di raffreddamento e protezione”.
Hallmark ha inoltre suggerito che l’integrazione di queste nuove tecnologie con materiali leggeri e soluzioni ingegneristiche avanzate potrebbe consentire una riduzione complessiva del peso del veicolo, avvicinandolo a quello delle auto tradizionali. L’innovazione si estenderebbe anche a settori chiave come lo sterzo, la geometria delle sospensioni e i sistemi di intervento elettronico, capaci di riprodurre fedelmente il comportamento dinamico delle vetture a combustione interna.

Non piace a tutti

Riguardo alla domanda di veicoli elettrici tra i clienti Aston Martin, Hallmark ha identificato due segmenti distinti. Da un lato, vi sono coloro che non solo rifiutano l’idea di un EV, ma provano un’avversione profonda, spesso legata alla percezione di un’imposizione normativa. Dall’altro, vi è una clientela più aperta alla transizione elettrica. Hallmark ha evidenziato un’evoluzione nelle preferenze dei clienti, osservando che molti appassionati, inizialmente scettici riguardo ai plug-in hybrid, stanno ora considerando questa tecnologia come un compromesso accettabile: “chi un tempo affermava che un ibrido plug-in non sarebbe mai stato rilevante ora lo vede come una soluzione valida, nel caso in cui un’auto completamente a benzina non fosse più disponibile”.
L’approccio di Aston Martin riflette dunque l’esigenza di coniugare innovazione e fedeltà all’identità del marchio, garantendo che la transizione verso la mobilità elettrica avvenga senza compromettere l’esperienza di guida distintiva che caratterizza le sue vetture

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