
Testo di Tommaso Marcoli
Lo stabilimento Mirafiori di Torino riprende le attività produttive in data odierna, 20 gennaio, dopo un periodo di interruzione causato dalla contrazione della domanda dei modelli Fiat e Maserati. La ripresa delle operazioni segue un piano di rientro strutturato che prevede una riattivazione progressiva delle diverse linee produttive.
Il programma di riavvio prevede che il personale addetto alla produzione della Fiat 500 elettrica riprenda le attività nella giornata odierna. Mentre i reparti Maserati torneranno operativi a partire da domani, 21 gennaio, anticipando di alcuni giorni il calendario inizialmente previsto. La produzione sulla linea della 500 proseguirà fino al 31 gennaio, mentre le attività nei reparti Maserati si svolgeranno dal 21 al 24 gennaio. La produzione dei modelli GranTurismo e GranCabrio è programmata per il 27 gennaio, con un obiettivo produttivo di circa trenta unità.

La Rappresentanza Sindacale Aziendale Fiom ha espresso apprezzamento per l’anticipo della produzione Maserati, sottolineando come questa decisione contribuisca a mitigare l’impatto economico sui lavoratori. Tuttavia, è importante evidenziare che la ripresa produttiva avviene con volumi ridotti: la linea della 500 opererà su un singolo turno, con una capacità produttiva giornaliera stimata tra 140 e 160 unità, impiegando circa il 60% dell’organico disponibile.
Questo riavvio rappresenta un indicatore significativo per il settore automobilistico italiano, pur evidenziando le complesse dinamiche che il comparto sta attraversando. La modalità graduale di ripresa delle attività riflette un approccio prudenziale dell’azienda, in attesa di una stabilizzazione delle condizioni di mercato.
Nel contesto della transizione ecologica in corso, lo stabilimento Mirafiori si trova ad affrontare significative sfide di adattamento. La produzione della Fiat 500 in versione elettrica costituisce un elemento strategico fondamentale, dimostrando la capacità dello stabilimento di evolversi in linea con le nuove esigenze del mercato automobilistico, preservando al contempo il proprio patrimonio industriale.

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