
Testo di Marco Di Pietro
Il successo dell’Automobile Sapiens, ossia l’auto guidata dall’intelligenza artificiale, non risiede esclusivamente nelle sue capacità tecnologiche, ma nella trasformazione del conducente in un Automobilista Sapiens: un utente consapevole, attivo e in grado di interagire dinamicamente con la tecnologia. L’IA è percepita come una tecnologia rivoluzionaria, capace di apprendere e adattarsi. Gli utenti apprezzano l’innovazione e desiderano un’esperienza che valorizzi anche il lato emozionale.
La ricerca della Luiss evidenzia che l’IA è già ora percepita come una tecnologia rivoluzionaria, capace di apprendere e adattarsi. Gli utenti apprezzano l’innovazione e desiderano un’esperienza che valorizzi anche il lato emozionale, attraverso un design capace di integrare prestazioni funzionali con sensazioni positive e coinvolgenti.
Però la delega decisionale rimane una sfida critica: mentre gli utenti accettano il supporto in compiti specifici, mostrano resistenze quando si tratta di cedere completamente il controllo, specialmente in situazioni delicate. La delega deve quindi essere interpretata come un’integrazione delle capacità umane, non una loro sostituzione, con un percorso di transizione graduale che metta in evidenza i benefici della collaborazione tra uomo e macchina.
Un ulteriore aspetto significativo evidenziato dallo studio è l’empatia percepita. Pur non vedendo l’IA come capace di comprendere autenticamente le emozioni, gli utenti apprezzano la sua capacità di generare esperienze positive e appaganti. In sintesi, quindi, il passaggio all’Automobilista Sapiens richiede un equilibrio tra fiducia, sicurezza, utilità ed esperienza utente.
L’IA deve essere percepita non solo come innovativa, ma come un alleato quotidiano che potenzia le capacità dell’automobilista, offrendo soluzioni pratiche e un’interazione vincente. La ricerca analizza attraverso un’indagine condotta su un campione significativo di intervistati la percezione dell’intelligenza artificiale nel settore automobilistico, concentrandosi sui fattori che influenzano l’accettazione e l’intenzione di utilizzo di sistemi IA integrati nei veicoli, e osserva analiticamente la diffusione del fenomeno Automobile Sapiens sul mercato, resa evidente dal numero di veicoli definiti da software (SDV) in arrivo nei prossimi anni.
I risultati evidenziano una caratterizzazione numerica ben riconoscibile: più della metà dei potenziali utilizzatori si vede già pronta ad entrare nell’era dell’Automobile Sapiens. L’intenzione di utilizzo è manifestata da parte del 55,2% degli intervistati, mentre il 67,9% ha espresso un livello di familiarità medio-alto e otto su dieci (75,8%) hanno definito la tecnologia come altamente innovativa.
La sicurezza emerge come un aspetto convincente, con il 53,5% di fiducia nella capacità di prevenire incidenti e il 62,3% di tranquillità sul fatto che l’automobile Sapiens sia progettata per evitare collisioni. Nel prossimo numero de L’Automobile un reportage sui dati emersi dall’indagine dell’Osservatorio Auto della Luiss Business School.
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