
L’era dell’auto connessa è ormai alle porte, con le app che promettono di trasformare il nostro modo di interagire con i nostri veicoli. Tuttavia, la ricerca “U.S. OEM ICE App Report” condotta da JD Power su oltre 1.900 proprietari di veicoli a combustione interna (ICE) negli Stati Uniti, rivela che il percorso verso un’esperienza di connettività fluida è ancora in salita.
Infatti, ben il 32% degli utenti ha segnalato problemi di connettività con le app, un dato in aumento rispetto al 29% del 2023. Questo dimostra come i costruttori, pur avendo compiuto progressi significativi, debbano ancora affrontare sfide importanti per garantire un’esperienza utente pienamente soddisfacente.
Uno dei principali ostacoli è rappresentato dalla lentezza di risposta. Il 61% degli utenti lamenta connessioni lente tra l’app e il veicolo. Un problema non trascurabile, se si considera che, secondo la ricerca, il 73% degli intervistati si aspetta un tempo di risposta massimo di 10 secondi per l’esecuzione di una funzione. La rapidità e la fluidità di risposta sono quindi aspetti cruciali per la soddisfazione degli utenti.

Oltre alla velocità, un altro punto dolente riguarda la completezza delle funzionalità. JD Power evidenzia come molte app non offrano ancora funzioni essenziali per la sicurezza e il monitoraggio dello stato del veicolo. Ad esempio, ben l’83% degli utenti desidera poter accedere a funzioni come la visualizzazione delle telecamere del veicolo e gli avvisi di sicurezza tramite l’app, mentre il 92% vorrebbe ricevere aggiornamenti tempestivi su serrature, finestrini e porte del veicolo. Queste funzionalità, sebbene altamente richieste, sono ancora rare nelle offerte attuali.
D’altro canto, alcune funzioni integrate nelle app non sembrano suscitare grande interesse. È il caso dei marketplace, presenti nel 27% delle app, ma utilizzati solo da una minoranza di utenti (il 72% si dichiara non interessato). Questo suggerisce che i costruttori dovrebbero concentrarsi su funzionalità più pratiche e richieste, come quelle legate alla sicurezza e al monitoraggio del veicolo, piuttosto che su opzioni accessorie.
Nonostante le criticità, la maggior parte degli utenti (il 77%) continua ad utilizzare l’app del proprio marchio almeno occasionalmente. Questo dato sottolinea il potenziale delle app di connettività, ma anche l’urgenza di migliorarne le prestazioni e la gamma di funzioni offerte. JD Power sottolinea come, per aumentare la soddisfazione del cliente, i costruttori debbano garantire che le funzionalità principali siano affidabili e performanti, concentrandosi sulla velocità di risposta e sull’implementazione di funzioni legate alla sicurezza e al monitoraggio del veicolo.
La ricerca di JD Power ha stilato anche una classifica dei marchi che offrono le migliori app di connettività. Tra i marchi generalisti, MyHyundai con Bluelink si aggiudica il primo posto, seguito da Kia Access e MyNISSAN. Tra i marchi premium, invece, Genesis Intelligent Assistant domina la classifica, con Mercedes-Benz e My BMW a seguire.

In conclusione, le app di connettività per auto hanno il potenziale per rivoluzionare la nostra esperienza di guida, ma la strada da percorrere è ancora lunga. I costruttori devono impegnarsi a migliorare la velocità di risposta, l’affidabilità delle funzioni e la gamma di servizi offerti, ponendo al centro le esigenze e le aspettative degli utenti. Solo così le app di connettività potranno trasformarsi da promessa a realtà, offrendo un’esperienza di guida realmente connessa, sicura e intuitiva.
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